Non si placa lo scontro politico a Borrello dopo la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di minoranza Carmine Evangelista e Gerardo Petrolla nei confronti del sindaco Armando Di Luca. La vicenda, già al centro di un’inchiesta della procura di Lanciano su presunti illeciti legati alle cittadinanze concesse a cittadini sudamericani, è tornata alla ribalta dopo la recente intervista rilasciata dallo stesso sindaco Di Luca alle pagine del quotidiano Il Centro.
In quell’occasione, il primo cittadino ha definito la mozione “inammissibile” sul piano tecnico e priva dei numeri necessari per essere discussa in consiglio:
“Ho letto con sorpresa che solo una parte della minoranza, dopo aver presentato la denuncia, ha depositato una mozione di sfiducia. Non è ammissibile in base all’articolo 52 del Testo unico degli enti locali: su dieci consiglieri servono almeno quattro firme. Quindi non esiste alcuna mozione di sfiducia,” ha spiegato Di Luca.
Il sindaco ha poi difeso la compattezza della sua maggioranza, definendola “più unita che mai”, e ha aggiunto:
“La vera sfiducia ai due firmatari è stata certificata dal popolo. La maggioranza e parte della minoranza sono compatte come non mai, così come la comunità borrellana che li ha già sfiduciati nelle urne.”

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo di minoranza Carmine Evangelista, che ha affidato la sua risposta a una nota stampa diffusa poche ore dopo la pubblicazione dell’intervista:
“Il sindaco afferma che la nostra lista sarebbe stata sfiduciata dal popolo, ma ritengo impropria questa espressione,” ha dichiarato Evangelista.
“Restano molte perplessità sulle ultime elezioni comunali di Borrello, in particolare sulla presenza di numerosi cittadini argentini che, subito dopo il voto, sono spariti dal nostro territorio. È legittimo domandarsi se quella consultazione rappresenti davvero la sola volontà dei borrellani.”
Evangelista ha poi lanciato una sfida diretta al primo cittadino:
“Se Di Luca è davvero così sicuro che la comunità sia dalla sua parte, allora non dovrebbe avere problemi a fare un passo indietro e tornare al voto. Così potrà dimostrare con i fatti la solidità del consenso che rivendica.”
Il consigliere di minoranza ha infine spiegato il senso del suo ritorno sulla scena politica locale:
“Il mio rientro in politica non è casuale: nel nostro Comune manca una vera opposizione da oltre trent’anni. Continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza su tutte le questioni che riguardano la comunità.”
Confronto serrato, dunque, tra maggioranza e opposizione a Borrello, dove la tensione politica resta alta e la vicenda delle cittadinanze continua a proiettare la sua ombra anche sul piano istituzionale.