Due serate dedicate a musica e danza, è questo il menù del Flic – Festival Lanciano in Contemporanea, per il prossimo weekend di spettacoli. Si parte sabato 4 ottobre, alle ore 21, al Polo Museale Santo Spirito, con la musica dei Dago Red con Paola Ceroli, Giuseppe Mascitelli, Nicola Di Camillo, Andrea Giovannoli e Nicola Palanza.
Il pubblico sarà accompagnato in un viaggio tra blues, folk e musiche originali a firma del pluripremiato gruppo abruzzese Dago Red. Ascoltando le canzoni del quintetto, le loro armonie vocali, le trame di chitarra e i groove trascinanti si resta affascinati dalle sonorità tipiche di un genere musicale apparentemente lontano dall’Abruzzo e allo stesso tempo inspiegabilmente evocativo di molte parti di esso. Un’occasione unica per conoscere o riscoprire un gruppo che Frank Hennessy di BBC Radio ha recensito entusiasticamente: “Amano quello che fanno e lo fanno dannatamente bene”.
Domenica 5 ottobre, dalle ore 18.30 e a seguire alle 21, nella rinnovata Sala Mazzini di Lanciano, si prosegue con due appuntamenti dedicati alla danza. Racconti di Danza è un ciclo di tre appuntamenti che si propone di offrire al pubblico una prospettiva approfondita sulla visione artistica, la poetica e il percorso di vita di alcuni degli artisti selezionati per il programma.

Attraverso la moderazione di Nicolò Abbattista e le testimonianze di Claudio Ronda, Chiara Ameglio e Roberta Ferrara, il percorso si articola attorno a tematiche di rilevanza contemporanea. Le discussioni avranno come fulcro concetti quali l’inclusività, il cambiamento climatico, i conflitti globali e le soluzioni innovative promosse dalle nuove generazioni. Questo ciclo di incontri non si limita a esplorare l’arte della danza, ma la utilizza come veicolo per stimolare una riflessione critica su questioni sociali e culturali di stringente attualità. Il 5 ottobre, la serata sarà dedicata a Claudio Ronda.
A seguire sarà la volta della prima regionale Spegnere la luce, il ritiro sociale tra gli adolescenti. Coreografie Claudio Ronda, assistente alle coreografie Claudio Pisa, interpreti, Antonio Taurino, e Chiara Tosti, video e grafica digitale Raffaella Rivi, musiche originali Giorgio Bertinelli, luci e suono Gianluca Quaglio. Punto di partenza dell’indagine alla base del lavoro sono gli Hikikomori, giovani adolescenti e giovani adulti che vivono in completo e volontario isolamento.

L’indagine si è poi allargata all’isolamento forzato da Covid 19, al suo impatto sulle persone più fragili e al contesto storico attuale in cui i giovani adolescenti, costretti negli anni passati a sperimentare la solitudine e una socialità quasi esclusivamente virtuale, continuano oggi a vivere condizioni di isolamento sociale più o meno marcato, privilegiando relazioni virtuali rispetto a quelle reali.
Attraverso la danza, la musica, l’immagine e i nuovi linguaggi interattivi, il coreografo Claudio Ronda e la compagnia cercano di restituire un racconto umano entrando nelle storie, nelle vite e nel mondo interiore delle persone che vivono questa realtà e nella loro interpretazione dell’esistenza e della società che li circonda.