In un momento in cui la città fatica a chiudere cantieri, gestire le opere pubbliche in corso e valorizzare spazi comunali ristrutturati o acquisiti, arriva l’ennesima bocciatura per l’amministrazione guidata da Fiippo Paolini. Al centro della contestazione: il naufragio del progetto di ristrutturazione di Palazzo De Giorgio e Palazzo Lotti, due immobili storici del centro che avrebbero dovuto ospitare spazi di social housing e attività sociali.
Secondo i consiglieri comunali di opposizione, si tratta di un fallimento scritto, determinato da negligenza e scarsa visione.

Già in passato erano state presentate due interrogazioni in Consiglio e chieste relazioni in commissione, con l’obiettivo di scongiurare la perdita del finanziamento ottenuto dopo un lungo contenzioso.
Quel finanziamento rappresentava un’occasione unica: mettere in sicurezza i due stabili, sistemare il tetto di Palazzo Lotti ed effettuare una bonifica completa dall’amianto.
Ma, denunciano i consiglieri, la strategia dell’amministrazione sarebbe stata “confusa fin dall’inizio”, senza una chiara finalità progettuale e con una evidente impreparazione sul tema del social housing, strumento adottato da molte città per contrastare la carenza abitativa, soprattutto per giovani coppie e professionisti.
L’interlocuzione con il consorzio “Abitare Abruzzo”, che inizialmente avrebbe dovuto gestire il progetto, si è trasformata in una lunga fase di stallo.
Dal dicembre 2021, dopo la sentenza del Tar Lazio favorevole al Comune, l’amministrazione ha lasciato passare tre anni senza agire, fino a portare alla rinuncia del consorzio. Quando ormai i tempi erano scaduti, è stato bandito un nuovo avviso pubblico, in pieno Ferragosto, con una spesa di 50 mila euro di fondi pubblici.
Una mossa giudicata dai consiglieri “inutile e tardiva”, con il solo scopo di costruire una giustificazione politica a un fallimento già segnato.
Per l’opposizione, Lanciano ha così perso una grande occasione: dare una risposta concreta al fabbisogno abitativo e creare spazi aggregativi, culturali e sociali per la collettività.
Paradossalmente, gli spazi oggi parzialmente utilizzati del “De Giorgio” coincidono proprio con quelli che erano stati previsti nel progetto di social housing, ma senza le opere di messa in sicurezza e senza l’abbattimento dell’ex palestra Funai, inagibile e contenente amianto.
A firmare la nota sono i consiglieri comunali:
Leo Marongiu, Dora Bendotti, Marusca Miscia, Giacinto Verna, Rita Aruffo, Piero Cotellessa, Lorenzo Galati, Davide Caporale, Sergio Furia.Il documento porta anche la firma di Carlo Orecchioni, responsabile di Progetto Lanciano.