ORTONA- Caso Renexia: la sezione del Partito socialista con gli attivisti del Movimento 5 Stelle chiedono la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza in cui discutere del progetto. L’affaire Renexia esplode nella giornata di giovedì: l’Ansa rende noto che la giunta regionale ha valutato positivamente l’iniziativa proposta dalla società ”riconoscendone il potenziale impatto economico, occupazionale e tecnologico per il sistema produttivo regionale, attraverso la creazione di una filiera industriale finalizzata alla realizzazione delle turbine flottanti destinate al parco eolico offshore al largo della costa di Trapani, con ricadute positive in termini di produzione industriale e innovazione”.
In ballo ci sono mille e 500 posti di lavoro da occupare entro il 2027

Un progetto quello di Renexia del gruppo industriale abruzzese Toto che, secondo quanto riportato dalla delibera, verrà localizzato nel territorio della Regione in zone portuali. Per l’Ansa però l’insediamento si localizzerà a Vasto. Tra le città candidate figurava anche Ortona.
Tanto basta a far scoppia dunque la polemica.
Il consigliere comunale di minoranza, Saul Montebruno, afferma che si tratta dell’ennesima promessa mancata durante la campagna elettorale:
“Gli amici del sindaco Di Nardo si erano sperticati nell’assicurare che l’insediamento sarebbe stato fatto ad Ortona. Oggi invece la filiera di centro destra guarda caso fa sparire Ortona in favore di Vasto” annunciando di voler presentare un’interrogazione ufficiale.
Nella vicenda è intervenuto anche Camillo D’Alessandro (Italia Viva) ex deputato, già sottosegretario regionale ai trasporti e infrastrutture, che in una nota invita il sindaco Di Nardo a “dimettersi per alto tradimento di Ortona dei suoi amici di partito.

Questo investimento avrebbe cambiato la storia di Ortona e del territorio.
Il sindaco di Vasto ha fatto il suo lavoro, si è candidato, ha messo sul tavolo disponibilità, ha lavorato per la sua città e per la sua gente. Il sindaco di Ortona no. E sugli spazi logistici e le connessioni infrastrutturali, con il binario che ora può entrare in banchina non c’era paragone tra le potenzialità di Ortona rispetto a Vasto. Il sindaco doveva convocare Renexia, candidare la città, mettere allo stesso tavolo Marsilio (Fratelli d’Italia) il Ministro D’Urso (Fratelli d’Italia) che ha curato il dossier e se serviva la presidente Meloni (Fratelli d’Italia) che è stata eletta in Abruzzo. A Ortona però non si amministra in nome e per conto dei cittadini, ma in nome e per conto di Fratelli d’Italia. Se fossi il sindaco mi dimetterei, consegnerei la fascia a Marsilio, e gli direi che ha 20 giorni per riparare”.
Partito socialista e 5 stelle, due forze extra consiliari, ora chiedono un consiglio comunale:
“La società Renexia si appresterebbe a localizzare nel territorio di Vasto dopo che, analogo progetto, secondo le stesse dichiarazioni rese alla stampa dal Direttore generale della società, Riccardo Toto, in occasione della sua partecipazione alla iniziativa Abruzzo Economy Summit, era stato programmato per Ortona per l’importante e strategica funzione del nostro porto. Al fine di fare la necessaria chiarezza su una vicenda di estrema importanza per l’economia e lo sviluppo della nostra città chiediamo di voler convocare, urgentemente, su questo argomento, un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza e alle forze e ai movimenti politici locali”.
Daniela Cesarii