Aggiornamento sul caso di Andrea Prospero lo studente lancianese trovato senza vita il 29 gennaio scorso in un b&b di Perugia.
Il 18enne romano accusato di istigazione al suicidio ha chiesto il patteggiamento.La richiesta è stata depositata nei giorni scorsi al Gip del tribunale di Perugia dall’avvocato Alessandro Ricci, difensore e procuratore speciale dell’imputato, per cui la procura aveva chiesto il giudizio immediato.

Il giovane attualmente è detenuto agli arresti domiciliari a casa di un parente, dopo essere evaso dall’abitazione di famiglia a causa dei frequenti dissidi con i genitori, scoppiati dopo il suo arresto.
Nella richiesta, concordata con il pubblico ministero, si parte dalla pena minima prevista per il reato, 5 anni (la massima è 12), e tra attenuanti generiche e riduzioni per la scelta del rito, si chiede una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione, da scontare con la pena alternativa dei lavori di pubblica utilità.
L’udienza, inizialmente prevista per l’8 ottobre, è slittata al 23.