Con amarezza e grande preoccupazione Europa Verde Abruzzo ha commentato la decisione del Ministero dell’Ambiente di esprimere parere favorevole alla compatibilità ambientale per l’estrazione di gas in località Collesanto, area adiacente e al di sotto del bacino del Lago di Bomba.
“È la dimostrazione di come la famosa ‘filiera’ che avrebbe dovuto portare l’Abruzzo e le sue prerogative al centro della politica nazionale, non esista e non interessi affatto”, ha dichiarato la portavoce di Europa Verde Abruzzo, Rita Aruffo. “Al contrario, l’Abruzzo continua a essere considerato una terra da sfruttare e impoverire nelle sue risorse più belle e fragili, come già accaduto con il taglio dei fondi alle riserve naturali.”

Europa Verde sottolinea come la decisione ministeriale ignori “le gravi, enormi e documentate criticità che avevano portato al parere negativo espresso dalla Regione lo scorso luglio”. Ancora più grave, secondo Aruffo, la modalità con cui i sindaci del territorio hanno appreso della scelta del governo: “Non da una comunicazione politica e istituzionale, ma tramite una pec della ditta proponente che chiedeva un incontro ai Comuni. Una circostanza che dimostra quanto il legame tra il Governo Meloni e l’Abruzzo sia fondato solo sull’esecuzione di volontà calate dall’alto, in spregio alle prerogative del nostro territorio.”
Per Europa Verde Abruzzo, la decisione è inaccettabile: “La politica ambientale non può essere subordinata agli interessi economici di pochi. Il Governo Meloni sta offendendo l’Abruzzo, ignorando le istanze dei territori e mettendo a rischio il patrimonio ambientale e sociale della nostra regione, scavalcando la volontà politica e amministrativa delle comunità locali.”
Il capogruppo in Consiglio regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Alessio Monaco, ha già depositato una risoluzione urgente. “Non rimarremo in silenzio – conclude Aruffo – e non resteremo a guardare lo scempio delle nostre terre e delle nostre risorse più belle.”