Sono questi i principali dati che emergono un’indagine condotta da CNA Turismo Abruzzo su un campione di oltre 100 operatori del settore, tra hotel, B&B, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e ristorazione, attivi in mare, montagna e borghi dell’entroterra. I
Ad essere più scelta è la formula del turismo di breve durata, con il 47% degli operatori che registra soggiorni concentrati nel fine settimana, contro un 21,2% di permanenze settimanali. In crescita anche le prenotazioni last minute e il calo generalizzato della durata dei soggiorni, fenomeno osservato in particolare nei B&B della Costa dei Trabocchi, dove aumenta la richiesta di un solo pernottamento, segno di un turismo di passaggio più che stanziale.

Per quanto riguarda la provenienza, gli italiani rappresentano l’83,5% dei turisti, con una quota rilevante di visitatori locali. Solo il 16,5% proviene dall’estero, a conferma della forte connotazione domestica della domanda turistica in Abruzzo.
La prenotazione via web o social media è ormai la modalità dominante: oltre il 71% delle scelte è influenzato dal digitale, mentre il passaparola o la conoscenza diretta si fermano rispettivamente al 16,7% e al 12,1%. Le prenotazioni si dividono quasi equamente tra canali online (50%) e telefonici (48,5%).
Secondo l’indagine, il principale fattore che condiziona l’andamento turistico è la situazione economica generale, indicata dal 57,6% degli intervistati. Meno influenti risultano invece la promozione istituzionale (42,4%) e l’organizzazione di eventi locali (18,2%). Numeri che, secondo Gabriele Marchese, responsabile CNA Turismo Abruzzo, evidenziano “la necessità di una maggiore sinergia tra pubblico e privato, con un impegno continuo nella valorizzazione del turismo esperienziale e della vacanza attiva, ormai centrali nella nuova offerta abruzzese”