Da alcuni mesi — e con ogni probabilità per i mesi a venire, almeno fino a fine anno — Lanciano si trova senza luoghi dedicati alla cultura, agli spettacoli, all’intrattenimento e al dibattito pubblico. Un vuoto silenzioso che stride con l’immagine di una città che si fregia di essere capitale della Frentania, custode di storia e tradizioni, e punto di riferimento culturale.
Il Teatro Fenaroli, cuore pulsante della vita culturale cittadina, è chiuso e, secondo i cartelli affissi, lo resterà almeno fino a novembre. La Sala Mazzini, altro luogo simbolo, è ormai serrata da anni, un’assenza diventata normalità.

In questo scenario desolante si muove a fatica anche il “Teatro del Sacro”, una stagione teatrale che avrebbe dovuto trovare spazio tra gli antichi archi dell’Auditorium Diocleziano, ma che è stata rimbalzata di sede in sede: dall’auditorium alla sala Caritas della parrocchia Madonna del Ponte, poi in cattedrale e infine di nuovo nella sala Caritas. Un andirivieni che racconta meglio di ogni comunicato ufficiale lo stato di incertezza, improvvisazione e fragilità in cui versa il settore.
Viene naturale chiedersi con che spirito e con quali certezze si potrà organizzare la prossima stagione teatrale.
Un teatro chiuso senza una data precisa di riapertura non consente programmazione, non consente progettualità, non consente speranza. Come si può pensare di attrarre compagnie, proporre cartelloni, mantenere alta l’offerta culturale, se manca il primo e fondamentale elemento: un luogo aperto e funzionante?
Il paradosso è tutto in una piazza, piazza Plebiscito, oggi tornata all’antico splendore, capace di restituire l’immagine di una città nobile, elegante, protagonista. Ma è un’immagine che si ferma alle pietre e alle facciate, perché dietro quella bellezza c’è un silenzio assordante: quello di una città che oggi, dal punto di vista culturale, non offre nulla. E che rischia, a furia di chiudere e rimandare, di disabituare i suoi cittadini alla cultura stessa.
Forse è questo il pericolo più grande: abituarsi al vuoto.