La stagione balneare si avvicina e la Cna Abruzzo chiede chiarezza ed un confronto chiaro. “E’ necessario aprire il dialogo ed evitare contenziosi con Regione e Guardia Costiera sulle prescrizioni previste dalle loro ordinanze in vista dell’imminente avvio della stagione balneare come l’organizzazione degli ombreggi sulle spiagge e della sicurezza, tanto in mare che sull’arenile.
Responsabilità e sostenibilità sono da sempre al centro dell’azione dei titolari degli stabilimenti balneari e a loro le ordinanze di Regione e Guardia costiera affidano il ruolo più importante per garantire il corretto svolgimento delle tante attività che interessano l’utenza durante l’arco di un’intera stagione, non solo durante i picchi di maggiore affluenza.
Un tema che presuppone il mantenimento di un dialogo costante e costruttivo tra i diversi soggetti istituzionali e privati in campo, proprio per garantire nella maggior misura possibile la fruibilità in piena sicurezza degli arenili e delle acque prospicienti.
E mettere in campo misure adeguate, efficaci e congrue compatibilmente con l’effettiva operatività dei provvedimenti da adottare.

I problemi che derivano dalla carenza del personale destinato alla prevenzione e al salvamento della vita umana in mare devono diventare un tema che coinvolge tutti gli attori interessati, e non può ricadere esclusivamente sull’organizzazione del servizio da parte dei privati o delle cooperative chiamate ad assolvere il servizio anche sulle spiagge libere: non è un problema che si può risolvere solo con un obbligo riportato sull’ordinanza, perché il salvamento è un tema di carattere sociale che, in assenza di personale, deve riguardare tutti i soggetti coinvolti, privati e pubblici.
Il tema non può essere affrontato chiedendo solo ai titolari di stabilimenti o alle cooperative il superamento delle criticità senza, al contempo, coinvolgere maggiormente anche gli attori pubblici interessati: a tutti va garantita la massima sicurezza ricercando, insieme ai privati maggiormente chiamati ad assicurare la prevenzione, la massima praticità per garantire un servizio fondato su pubblici principi”