ORTONA- Una vertenza delicata quella dell’azienda Teknè che vede impegnate le sigle sindacali con le Rsu in una lotta mirata alla salvaguardia dei circa 180 posti di lavoro tra operai specializzati, ingegneri, progettisti e tecnici. Purtroppo dopo mesi di trattative e con tre aziende interessate a rilevare la Teknè, o parte di essa, non ci sono novità.
L’azienda, infatti, come denuncia la sigla sindacale Fiom Cgil Chieti, mantiene il silenzio. Mancando solo due giorni all’incontro programmato in Regione, richiesto dalla Fiom, cresce la preoccupazione.
“Nonostante l’impegno assunto dall’azienda di fornire aggiornamenti sulle trattative in corso, ad oggi nessuna informazione è stata resa nota- spiega Andrea De Lutis segretario provinciale- In particolare, Teknè si era impegnata a contattare il fondo americano Brodway Capital e l’azienda abruzzese Raicam, entrambe interessate, ma nessuna novità è stata comunicata alle rappresentanze sindacali o alla Fiom.
Nulla si sa della posizione di Brodway Capital, riguardo a Raicam abbiamo ricevuto notizie esclusivamente perché è stata la stessa azienda a contattarci via e-mail sottolineando che la Tekne non ha mai fornito informazioni societarie né ha messo a disposizione una data room per consentire un’adeguata due diligence”.
La Fiom ribadisce che, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, non fa il tifo per nessuna delle parti in causa, ma vuole solo una risoluzione concreta della vertenza.
Le opzioni sul tavolo sono diverse: Raicam, Brodway Capital, un’azienda la cui identità continua a essere tenuta segreta o la stessa Tekne, che potrebbe decidere di proseguire autonomamente.
“Se questa fosse la strada scelta, sarebbe necessario conoscere le soluzioni previste per garantirne la sostenibilità, oltre al relativo piano industriale- precisa il segretario De Lutis- La persistente mancanza di informazioni, che non rappresentano una semplice concessione, ma un diritto dei lavoratori, sta aumentando il clima di incertezza e instabilità. È fondamentale sottolineare che certamente non tutte le soluzioni prospettate hanno lo stesso impatto: ciò che più ci interessa è individuare quella che assicuri la continuità occupazionale nel presente e nel futuro, con prospettive di sviluppo per tutti i lavoratori”.
Nata in Abruzzo, la Tekne si occupa di progettazione, produzione e allestimento di veicoli industriali, speciali e militari; si occupa inoltre di progettazione, produzione e integrazione di sistemi complessi e di apparati elettronici in ambito militare e civile.
L’azienda è una delle poche ad aver registrato un tasso di crescita elevatissimo in un lasso di tempo brevissimo.
E’ una delle poche, o forse unica azienda, che ha una visibilità con un portafoglio ordini già conosciuto fino ad almeno il 2035. È un’azienda però con grosse difficoltà, dovute a questa crescita esponenziale, non sostenuta da adeguate risorse finanziarie.