E’ tornata ieri, domenica 2 febbraio da Perugia a Lanciano, la salma di Andrea Prospero, il 19enne studente frentano d’informatica morto nel capoluogo umbro dove stava frequentando il primo anno di università. A scortare la bara bianca nella nuova cappella cimiteriale, dove è allestita la camera ardente i familiari ed alcuni amici.

Presenti anche don Angelo Giordano, parrocco della chiesa di San Nicola in contrada Santa Liberata dove risiede la famiglia del giovane, don Alessio Primante, tra i primi a lanciare un appello per Andrea, il sindaco Filippo Paolini ed il vicesindaco Danilo Ranieri.

Oggi, meteo permettendo, alle 19 dal Parco Villa delle Rose ci sarà la fiaccolata che passando per corso Trento e Trieste, arriverà in cattedrale, dove domani, martedì 4 febbraio alle 15.30 con un messa presieduta dall’arcivescovo don Emidio Cipollone verrà dato l’ultimo saluto al ragazzo.
Nel frattempo nel capoluogo umbro procedono le indagini: la famiglia che si è affidata all’avvocato Francesco Mangano, del foro di Perugia, non crede al suicidio. Restano ancotra da capire numerosi aspetti di questa triste storia.