Nuova vita per gli ormai abbandonati spazi dell’ex Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro? Parrebbe di sì visto che il consiglio comunale di Lanciano, tenutosi a Palazzo di Città, lunedì 27 gennaio ha dato il sui ok per la realizzazione di una nuovissima Cittadella dei Servizi che troverà posto proprio nell’ex centro biomedico, attualmente di proprietà della Provincia di Chieti.
Il progetto, promosso e voluto dal direttore della Asl Lanciano-Chieti-Vasto Thomas Schael era stato reso pubblico l’8 gennaio scorso.
In quella data su iniziativa del presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, si era tenuto un incontro per discutere l’ipotesi riguardo la realizzazione di un centro servizi sanitari provinciale nell’ex Mario Negri Sud ed all’incontro avevano partecipato i sindaci dei comuni di Lanciano e Santa Maria Imbaro, Filippo Paolini e Maria Giulia Di Nunzio, con i rispettivi consiglieri e assessori comunali.
Lunedì su iniziativa di Fratelli d’Italia il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno sulla realizzazione della Cittadella, ma il sindaco Filippo Paolini ha caldamente auspicato che la nuova struttura non vada a togliere spazi, servizi e reparti all’ospedale “Floraspe Renzetti” e che la direzione generale della Asl provveda al finanziamento di circa 2 milioni di euro per la risistemazione dell’Utic.
La nuova Cittadella dei Servizi dovrebbe ospitare la sezione di Veterinaria, il Dipartimento di Prevenzione, il Centro Regionale del Sangue ed un polo logistico di coordinamento per gli ospedali di Lanciano, Vasto ed Atessa.
La Cittadella che avrà un costo di 5 milioni di euro servirà anche per le attività sanitarie come i vaccini, la medicina sportiva e spazi con uffici amministrativi e di archivio.
Critica l’opposizione che attraverso le parole del consigliere di minoranza Leo Marongiu ha sottolineato: “è stato un consiglio comunale molto particolare, senza alcuna proposta di delibera ma con un ordine del giorno pieno di auspici che nei fatti concedeva una “cambiale in bianco” al progetto della Asl2.
Noi siamo stati fermi e decisi a non voler concedere alcuna apertura di credito al manager Schael, in scadenza e che fra qualche settimana saluterà. Parlo di “apertura di credito” perché abbiamo ascoltato idee e non progetti, vorrei ma senza sapere se “posso” e una serie di potenziali meraviglie senza contezza alcuna su cifre, canali investimento e reale portata dell’operazione. Sulla questione ex Mario Negri, tuttavia, si confronteranno con atti, fatti, contratti da scrivere e coperture economiche provincia, uffici asl e magari anche Regione”.