A Lanciano è di nuovo in emergenza idrica. I ripetuti disservizi, con improvvise interruzioni nell’erogazione dell’acqua, esasperano i cittadini e rendono difficoltosa la vita quotidiana e il lavoro delle attività commerciali.
A peggiorare la situazione, il mancato rispetto di un documento sottoscritto lo scorso settembre in Consiglio comunale. La comunicazione delle interruzioni al primo posto.
Nel documento, il Consiglio comunale di Lanciano aveva formalmente assunto un impegno verso la cittadinanza per preservare e salvaguardare le risorse idriche, garantire la buona qualità del servizio e il rispetto degli orari di interruzione. Al gestore idrico Sasi Spa era stato chiesto di migliorare le infrastrutture esistenti e di progettare nuove opere per eliminare definitivamente la dispersione idrica nel territorio.
Era stato previsto anche un confronto continuo tra Sasi e la seconda Commissione Consiliare per rispondere tempestivamente alle emergenze. Tuttavia, a giudicare dai recenti disservizi, sembra che questi impegni siano rimasti lettera morta.

Gabriele Di Bucchianico, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha espresso apertamente il suo disappunto.
“Che fine hanno fatto le promesse fatte a settembre? La gestione a singhiozzo dell’acqua, in pieno giorno, è un dramma per la città. Siamo a novembre e la situazione non sembra affatto migliorare” ha dichiarato, aggiungendo che la pazienza dei cittadini è ormai al limite.
Di Bucchianico chiede al Comune e alla Sasi Spa una risposta urgente e concreta

Sui social media, la frustrazione dei cittadini si fa sentire chiaramente. “Cari Lancianesi, quanti di voi siete senza acqua anche oggi dalle 10?” scrive un utente sui social, seguito da altri commenti di rabbia. “In centro l’acqua è andata via improvvisamente, senza nemmeno la decenza di mettere un avviso. Stamattina stessa situazione: torna all’alba e va via già a mezzogiorno, senza nemmeno poterci lavare!” aggiunge un altro residente.
Sasi Spa è accusata di non aggiornare adeguatamente i cittadini e di non rispettare gli orari di interruzione stabiliti.
Tra le misure richieste dal Consiglio comunale a settembre, vi era anche l’obbligo per Sasi di fornire un cronoprogramma periodico degli interventi. Tuttavia, i cittadini denunciano la mancanza di informazioni e la gestione confusionaria, con chiusure impreviste e orari non rispettati.
Altri punti inclusi nel documento prevedevano la convocazione dell’assemblea dei sindaci e la valutazione della presenza di una figura esperta in ingegneria idraulica per rafforzare la gestione della rete idrica. A distanza di settimane, sembra che molte di queste iniziative siano ancora in fase di stallo.
“Anche da me avete tolto l’acqua senza preavviso! Mi sembra di aver capito che sarà così per tutto l’anno, potete dircelo che fate prima!” protesta un utente mentre il tempo scorre e i e i problemi restano gli stessi.