Lanciano- Il movimento civico Progetto Lanciano interviene sull’allargamento del gruppo consigliare di Fratelli D’Italia che ora annovera sei consiglieri oltre l’assessore ai Lavori pubblici
“Ancora una volta – dichiara il presidente del movimento civico Gabriele Paolucci – assistiamo al passaggio di consiglieri comunali da un partito a un altro con l’unico desiderio, in questo caso, di salire sulla macchina targata Fratelli D’Italia che guida la nostra Regione, e con il mero intento di mantenere le rendite di posizione di consiglieri regionali (neanche lancianesi), a cui hanno giurato fedeltà eterna.
Ma siamo ancora più preoccupati – continua Paolucci – del forte potere contrattuale e decisionale che oggi riuscirà a esprimere il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia nei confronti del sindaco Filippo Paolini sempre più accerchiato e isolato.
Per quanto ci riguarda confermiamo ciò che abbiamo sempre sostenuto: chi cambia casacca deve dimettersi, come forma di rispetto a quanti li avevano votati con le loro casacche originarie.
“Questa situazione è veramente inquietante – interviene il segretario del movimento civico Carlo Orecchioni. Il nostro consiglio comunale, non è mai stato così sbilanciato verso destra; da non sottovalutare in questo contesto, che potrebbero esserci delle ripercussioni in seno alla giunta con ritiro delle deleghe a chi oggi si ritrova senza consiglieri di riferimento, in particolare del vicesindaco e assessore al Bilancio Danilo Ranieri, di cui riconosciamo l’onestà intellettuale nella scelta di non aderire a FDI, con la relativa scalata da consigliere ad assessore di qualcuno e conseguente subentro del primo dei non eletti nelle liste di Fratelli d’Italia, in questo modo i rappresentanti di Fratelli D’Italia diventerebbero otto, sei consiglieri e due assessori.
È evidente che c’è un “tradimento” nei fatti del patto eletto/elettori, patto morale che sembra non riguardare i nostri consiglieri comunali”.
“Con un consiglio comunale ridotto a un mercantilismo politico – dichiara il vicepresidente di Progetto Lanciano Arturo Di Corinto – vogliamo tenere acceso il focus sui temi che interessano la nostra città e che in primis abbiamo sempre sostenuto: difesa e rilancio del nostro ospedale, difesa del nostro tribunale quale presidio di sicurezza della nostra città e dell’intero territorio frentano, il regime di proroga scadrà il 31/12/2025, la crisi dello stabilimento Stellantis e le conseguenze che potranno ripercuotersi su tutto il territorio, la bonifica della discarica di contrada Serre, la chiusura e bonifica della discarica Cerratina e ricerca di soluzioni alternative, la politica dell’acqua come bene comune. Queste sono le priorità dei cittadini Lancianesi”