Lanciano è sconvolta da quanto sta emergendo dalla vicenda della casa di riposo gestita dalla Morgan Servizi che è al centro di un’indagine che ha rivelato gravi maltrattamenti e frodi ai danni degli anziani residenti.
All’epoca dei fatti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti il servizio era stato affidato ad una società esterna, La Casa di cura San Pio non è infatti coinvolta nei fatti, è anzi parte lesa in questa brutta vicenda
Le investigazioni, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno portato alla luce una serie di abusi perpetrati tra giugno 2022 e maggio 2023, scioccando tutti.
Abusi e Maltrattamenti: un quadro Inquietante
Le indagini hanno scoperto che gli anziani ospiti della residenza venivano sottoposti a trattamenti crudeli. Tra le pratiche abusive documentate, vi era l’uso di armadi metallici o sedie per immobilizzare i residenti nei loro letti durante la notte, impedendo loro di alzarsi. Ancora più allarmante, i campanelli salva-vita, essenziali per la sicurezza degli ospiti, venivano disattivati, lasciandoli vulnerabili e incapaci di chiedere aiuto in caso di emergenza.
Un’altra pratica scioccante scoperta dagli investigatori riguardava la sostituzione dei farmaci con acqua, un comportamento che metteva seriamente a rischio la salute degli anziani.
Frodi e Indebita Appropriazione
E. M., 45 anni, titolare della “Morgan” e responsabile dei servizi socioassistenziali della struttura, è al centro delle accuse, comprendenti sia maltrattamenti che indebita appropriazione di strumenti di pagamento. K. P., di 51 anni, e A. P., di 62 anni, sono stati accusati di prelievi non autorizzati dal conto di un anziano per un totale di oltre 7mila euro.
La Scoperta delle Irregolarità
L’indagine ha preso avvio da una serie di controlli sul lavoro irregolare che hanno rivelato la presenza di cinque lavoratori in nero nella residenza. Tuttavia, le rivelazioni più scioccanti sono emerse dalle testimonianze di dipendenti, residenti e parenti, supportate da prove video-fotografiche e registrazioni telefoniche, delineando un quadro di vessazioni morali e abusi sistematici.
Un grave episodio di negligenza ha riguardato la mancata comunicazione alle autorità sanitarie di un focolaio di scabbia all’inizio del 2023, peggiorando ulteriormente la situazione degli ospiti.
Inoltre, il gestore della struttura accumulava fondi attraverso continue ricariche postali, utilizzando il denaro per acquisti personali, dimostrando un comportamento indegno e irrispettoso della dignità degli anziani.
Attualmente la struttura è gestita in maniera corretta e puntuale e i fatti incriminati nulla hanno a che fare con l’attuale gestione.