ORTONA- È stata da poco riaperta la scalinata per il libero accesso della spiaggia in località di Ripari di Giobbe. La sua chiusura disposta dal Commissario straordinario, Gianluca Braga, con una propria ordinanza si è resa necessaria per consentire lavori di messa in sicurezza del sentiero a tutela della pubblica incolumità e aveva suscitato parecchie proteste.
La riapertura, peraltro puntuale, del sentiero è stata accolta con enorme gioia. Eppure una volta riaperta chi l’ha frequentata in questi giorni non ha saputo prendersene cura
La foto è infatti eloquente. Nessuna spiaggia merita un simile trattamento, nel caso dei Ripari di Giobbe però si sta parlando di una riserva naturale, una baia ammirata da tutta la regione, premiata, quest’anno con la Bandiera blu in cui i bagnanti dopo una giornata di mare hanno deciso di non smaltire correttamente i rifiuti riportandoli con sé al parcheggio dove ci sono i bidoni ma di lasciarli lungo l’arenile.
Lo spazio, inoltre, non è accessibile ai mezzi di Ecolan un po’ per la conformazione del territorio e un po’ perché si tratta come detto di una riserva naturale. I bidoni quindi sono stati collocati per questo motivo nel piazzale adibito a parcheggio.
Un comportamento vergognoso, a dispetto di quanti invece si danno da fare per tenere pulita Ortona a partire dal movimento “Ortona pulita” guidato da Emiliano Osti che ogni domenica si dedica a ripulire un angolo della città un volontariato dal valore inestimabile che costa fatica e impegno a fronte di chi non vuole neanche fare il minimo sforzo di gettare il suo pattume in un secchio poco distante.
- Daniela Cesarii