
Il 12 maggio segna un anniversario oscuro nella storia di Roccascalegna e dell’intera regione. Sono trascorsi 68 anni dalla tragedia che ha sconvolto la comunità, quando la tranquillità della località Fontacciaro è stata scossa da un terribile incidente che ha segnato per sempre il destino di sei lavoratori e delle loro famiglie.
Era il 1956, il 12 maggio. Alle 12:45 del mattino, all’interno della galleria in costruzione per la Centrale Idroelettrica del Sangro Aventino, si è scatenato l’inferno. Un’esplosione devastante, causata da una fuoriuscita di gas, ha fatto crollare una parte della galleria. Gli operai, intrappolati a metà del secondo braccio, sono stati vittime dell’improvvisa tragedia. L’esplosione li ha scagliati contro le pareti, mentre il terriccio che si è staccato dalla volta li ha seppelliti.
Solo uno dei sette minatori, Lorenzo Fiorillo, è riuscito a sfuggire alla morte. Fortunatamente, è stato catapultato in una posizione relativamente sicura e ha potuto lanciare l’allarme prima di perdere i sensi. Ma per gli altri sei lavoratori, non c’è stata via di fuga.
Il tentativo di soccorso è stato coraggioso ma drammatico. L’Ingegnere Borrione è stato il primo ad entrare nella galleria, seguito da altri minatori. Tuttavia, l’ingegnere stesso è stato colpito dalle esalazioni di gas e ha perso conoscenza. L’allarme è stato lanciato e i Vigili del Fuoco sono accorsi da ogni direzione, ma il recupero dei corpi è stato difficile e lungo.
Le vittime, giovani uomini con famiglie e sogni per il futuro, sono state identificate come Vincenzo Di Giovannangelo, Agostino Cipressi, Giovanni Mattioli, Emilio Sparvoli, Domenico Di Bartolomeo e Antonio Persoglio. Il loro sacrificio non deve mai essere dimenticato.
Dopo la tragedia, le indagini e le interrogazioni parlamentari hanno cercato di fare luce sulle cause e le responsabilità dell’incidente. Tuttavia, come spesso accade in questi casi, la “nebbia della dimenticanza” ha oscurato la memoria delle vittime e dei fatti.
Roccascalegna ha continuato a onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in questa tragedia. Ma è importante che questa storia sia conosciuta e ricordata a livello nazionale. È un monito contro l’indifferenza e la negligenza che possono costare vite umane.
Oggi, a 68 anni di distanza, dobbiamo ricordare le vittime della galleria di Roccascalegna. Dobbiamo impegnarci a creare un futuro in cui la sicurezza dei lavoratori sia una priorità assoluta. Solo così potremo onorare veramente il loro sacrificio e prevenire che tragedie simili accadano mai più.
Il sindaco di Roccascalegna, Domenico Giagiordano, ha dichiarato: “Sono passati 68 anni dalla strage della galleria di Roccascalegna, ma sembra che il mondo del lavoro non abbia ancora capito… Non dimentichiamo mai… cercando di migliorare il futuro!”
