Gli alpini della sezione “Maurizio Rosato” di Lanciano e le associazioni d’arma, combattentistiche e di volontariato si sono ritrovate questa sera lungo corso Roma per deporre una corona d’alloro e ricordare i caduti di Saati e Dogali.
Il luogo è simbolico visto che qui tra l’Istituto “De Titta” e la chiesa di Santa Chiara è affissa la lapide realizzata nel 1887 dallo scultore orsognese Modesto Parlatore.

La battaglia di Saati e Dogali fu combattuta il 26 gennaio 1887 tra le truppe del Regno d’Italia e le forze abissine durante la prima fase dell’espansione in Eritrea ma per i giovanissimi italiani, inviati allo sbando in Africa si trasformò in un vero e proprio massacro.
Il luogo dove si trova ora la lapide (originariamente conservata nel Palazzo Comunale) non è casuale perchè qui era ubicata la caserma tra cui anche tantissimi lancianesi e cittadini abruzzesi partirono senza purtroppo fare ritorno.

Presente in vec e del sindaco di Lanciano Filippo Paolini, l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Bomba insieme al gonfalone della città.
.Simone Cortese