ORTONA- Nel giorno in cui la città ricorda la sanguinosa guerra del ’43, di cui strade e piazze portano ancora addosso le cicatrici, si conferisce il Premio 28 dicembre a quell’ortonese che ha dato lustro la città con il suo lavoro. Un premio che quest’anno è andato alla memoria della scrittrice Ada D’Adamo vincitrice il 6 luglio del Premio Strega con il suo libro “Come d’aria” (edizioni Eliot). E se Ada , danzatrice prima e scrittrice poi, ingiustamente non c’è più, ci sono le sue parole che hanno risuonato vivide e potenti nella cornice del Teatro Tosti.

E’ stata infatti la scrittura del libro “Come d’aria” la protagonista assoluta della cerimonia. Un momento toccante quello vissuto ieri in un affollato Tosti, in cui senza alcuna retorica, è stato celebrato l’immenso talento di una giovane donna. A leggere alcuni brani del libro l’attrice teatrale Daria Deflorian in cui tutti hanno ritrovato un pezzetto dell’amata Ortona. Un libro che ha messo d’accordo la critica, il testo ha vinto i tre più importanti premi italiani tra cui il premio Strega con una menzione speciale al Campiello, e i lettori che hanno portato “Come d’aria”, grazie ad un trascinante passaparola, in cima a tutte le classifiche di vendita.
A parlare di lei chi l’ha conosciuta in città e a poi a Roma prima fra tutti Elena Stancanelli, scrittrice e sceneggiatrice italiana. Prima di Ada, è stato premiato il suo papà Franco, con una targa donata alla sua famiglia, per essere stato uno dei protagonisti della crescita e dello sviluppo del dopoguerra ortonese. L’Alfiere, scultura di Valter Polleggioni, simbolo del premio è stato, infine, consegnato alle nipoti di Ada, Nicole e Alice.
.Daniela Cesarii