In politica la coerenza è tutto. Chi tradisce una volta, tradirà sempre. Chi tradisce la volontà degli elettori tradisce la sua gente e la sua terra. Chi sostiene un traditore manifesta la propensione a non avere rispetto dei valori della vita e della vita politica. Noi siamo la Lega, noi non tradiremo, mai!
Il sottosegretario Luigi D’Eramo non tarda a rispondere, e anche pesantemente all’ingresso di Nicola Campitelli, assessore all’ambiente eletto nelle fila della Lega dopo un passaggio nell’UDC all’epoca degli incarichi in consiglio provinciale, nel partito della Meloni.
Il passaggio, nell’aria da mesi, è stato messo nero su bianco ieri in tarda serata.
“Diamo il benvenuto in Fratelli d’Italia all’assessore regionale Nicola Campitelli, scrive il senatore Etewardo Sigismondi, professionista e amministratore di grande valore noto per il suo profondo attaccamento al territorio, dimostrato nel corso della sua lunga attività politica e istituzionale”
Insomma un teatrino tutt’altro che edificante agli occhi degli elettori abruzzesi che verranno chiamati al voto il prossimo 10 marzo.
Bisognerebbe ricordare che l’ultima parola è sempre dei cittadini che dovranno scegliere il candidato che ritengono, dal punto di vista professionale, etico e morale il migliore.
Ai lancianesi le continue incursioni esterne, a voler dar conto delle reazioni delle persone “semplici”, iniziano a dare fastidio.
La gente non capisce perchè Lanciano, e la politica locale debba risentire di cambi di casacca, promesse sempre secondo i protagonisti, tradite.
Oggi pomeriggio si sarebbe dovuta svolgere una riunione di maggioranza per verificare e confrontarsi sui nuovi equilibri in seno al consiglio comunale. La riunione è stata rinviata, nel frattempo la città attende ferma in un letargico stato in cui nessuno fa il primo passo e dove fra detti e non detti passano i giorni fra mille problematiche vecchie e nuove che affliggono una città sotto molti punti vista, in primis quello commerciale, agonizzante.
Eduardo De Filippo diceva ” Ha da passà ‘a nuttata”, per indicare frase portatrice di ottimismo, esattamente come il medico era speranzoso circa la salute di Rituccia, proprio come Gennaro è fiducioso in un futuro che dovrà essere più luminoso di un recente passato buio.
A Lanciano i protagonisti sono altri e più che la “nuttata” si aspetta che passino i giorni che ci separano dal 10 marzo.

									 
					








