Locali assegnati all’associazione di un rigattiere, dubbi dell’opposizione con tanto di richiesta di accesso agli atti, lavori di riqualificazioni annunciati ma ad oggi mai partiti.
Quel che appare lampante a tutti è, che ad oggi, alla vigilia delle feste di settembre, quello che dovrebbe essere un terrazzo di affaccio fra il corso antico della città, corso Bandiera, e quel che rimane del corso “presentoso”.
Visto lo stato della pavimentazione, si sta pian piano e inesorabilmente trasformando in una discarica a cielo aperto ma, con un bel panorama.
Sullo sfondo si staglia infatti il cupolone della Madonna del Ponte. Chi è di Lanciano sa che in quella via si può godere del tramonto più bello della città.








Una zona dotata di diversi “box” con un ottima vocazione commerciale che negli anni hanno ospitato varie associazioni. La zona è inserita nel fondo sicurezza ed il primo lotto di lavoro, da 200mila euro, era già stato approvato – dichiarava l’assessore al Decoro urbano, Tonia Paolucci– alla stampa a inizio anno.
Addirittura in uno dei box erano previsti servizi igienici e sono in agenda anche lavori nei bagni sottostanti, in via Duca degli Abruzzi.
Ora invece possiamo trovarci, in ordine sparso, bottiglie conficcate nelle vetrine, spazzatura, legno di vecchi bancali, buste, stendi panni con tanto di magliette del Lanciano, sedie rotte, rivoli di urina, scritte sulle vetrine, decine di ombrelli piegati, bottiglie di plastica, abiti vecchi, scale e, soprattutto decine di buste annodate dal contenuto ignoto.
Perchè? Si chiedono i residenti, perchè dobbiamo sopportare tutto questo? Così si intendeva riqualificare via Monte Maiella?
Qui negozianti, commercianti e residenti abbiamo timore che diventa una discarica a cielo aperto.
Io sono lancianese da generazioni.
Quando c’era il terrazzo era pieno di ragazzini che giocavano.
Io amo questo paese, ma quando vedo ste cose, mi viene da piangere.