Per cinquant’anni Lanciano, nel giorno della Squilla, ha vissuto un rito nel rito: i cittadini frentani infatti, oltre ad attendere l‘Antivigilia di Natale per ascoltare il caldo suono della campanella e ricongiungersi in festa con i propri cari, aspettavano questo giorno santo per acquistare o ricevere in regalo la cartolina con l’annullo che il compianto avvocato Franco Fanci ed i soci dell’Unione Culturale Filatelica e Numismatica “Anxanum” preparavano ogni anno con amore e competenza, nel periodo delle festività natalizie.
Da quest’anno, in continuità con quell’ appuntamento filatelico frentano, l‘associazione “Iconicella in cammino” ha deciso di riproporre la cartolina della Squilla su cui è ritratta da un lato la processione vista dagli occhi e dall’estro del maestro Mario Policella, e dall’altro una poesia di don Antonio Di Lorenzo. Su di essa è inoltre presente l’annullo ordinario in dotazione delle Poste Italiane.

Del resto quello della Squilla, è un rito unico che merita di essere celebrato degnamente: da oltre 400 da noi il Natale comincia prima, il giorno appunto dell’anti vigilia, il 23 dicembre, Questa festa si articola in due momenti: quello pubblico e quello privato.
Le origini della “Squilla” risalgono al 1607, quando Paolo Tasso, arcivescovo di Lanciano, iniziò a recarsi in pellegrinaggio penitenziale il 23 dicembre alla chiesetta dell’Iconicella, a un paio di chilometri dal centro, per rievocare il cammino di Giuseppe e Maria verso Betlemme.
La pratica devozionale era accompagnata dal rintocco della “squilla”, ovvero il suono delle campane delle chiese, e si concludeva con l’abbraccio pastorale con i suoi fedeli che, in quell’occasione, estendevano sentimenti di solidarietà e affetto anche nell’ambito familiare.Verso l’imbrunire del 23 dicembre, le vie della cittadina si popolano di gente che va e viene e alle 18 la campana posta sulla torre civica comincia a suonare dando il segnale a tutte le altre chiese della città che di lì a un’ora cominceranno a scampanare per l’inizio della festa.
Allora le persone si scambiano caldamente gli auguri di Natale, mentre si recano alla processione che da piazza del Plebiscito conduce fino alla chiesetta in cui si recava il Tasso, dove si tiene una breve messa incentrata sui temi della solidarietà e dell’ amicizia, prima del rientro nella piazza principale da cui la processione era partita.Tutto si svolge in un’ora perché alle 19 i lancianesi corrono nelle loro case dove li attende il caldissimo rito familiare.
Per informazioni sulla cartolina è possibile contattare il numero: 392-3396111
. Simone Cortese







