“Pronti a replicare alle dichiarazioni dei consiglieri, forse anonimi per non far capire “spinti da chi”
Leggiamo sul quotidiano “Il Centro” con stupore che un gruppo di consiglieri comunali di Lanciano ha scritto in forma anonima ad alcuni consiglieri comunali di Chieti, i quali avevano espresso perplessità circa l’affidamento del servizio di igiene urbana alla ECO.LAN Spa, dichiarando che il servizio di igiene urbana condotto dalla propria partecipata nei grandi centri presenti delle grandi carenze e non sia efficiente.
Stupisce ancor di più, afferma il Sindaco di Lanciano, se si pensa che l’affidamento in essere dal 2024 è stato approvato dall’intero consiglio comunale, ad eccezione di un astenuto, come anche il precedente affidamento alla ECO.LAN Spa della durata di 10 anni.
Ci chiediamo quali siano gli aspetti tecnici e qualitativi che non funzionano se il Comune di Lanciano è arrivato all’80% di raccolta differenziata e nell’ultimo anno ha ridotto la produzione totale di rifiuto indifferenziato, abbandoni compresi di 1000 tonnellate (per intenderci quello che va in discarica a costi elevatissimi); se, tra i primi Comuni del centro-sud, il Comune di Lanciano ha avviato un sistema di tariffa puntuale per permettere ai cittadini di pagare una parte della tariffa in base alla effettiva produzione dei rifiuti, valorizzando quindi i comportamenti virtuosi dei cittadini.
E vorremmo chiedere anche a questi sedicenti consiglieri dove erano durante l’iter amministrativo per l’affidamento del servizio, quando sia nelle commissioni che successivamente in consiglio comunale hanno avuto a disposizione tutta la documentazione inerente all’affidamento, consistente nel progetto, nel capitolato d’oneri, in un disciplinare tecnico e un contratto, fedele alle disposizioni ARERA. Vorremmo rammentare, infatti, che la Giunta approva solamente un progetto e che il vero affidamento “in house” è prerogativa esclusiva del consiglio comunale nella sua interezza di maggioranza e minoranza.
Se sia una clausola capestro per il Comune l’obbligo in capo al Gestore di garantire un obiettivo minimo di RD (80%) e il carico di tutti i costi di smaltimento e trattamento, pertanto se il risultato non è raggiunto i costi maggiori sono del gestore e non dell’Ente.
Se non siano penali quelle riportate all’art. 16 del Capitolato d’oneri approvato anche dai Consiglieri “anonimi” e se non sia esplicitata all’art. 18 la risoluzione contrattuale, nonché all’art. 40 dello Statuto della ECO.LAN Spa, il quale prevede il diritto di recesso da parte dell’Ente socio qualora vi siano reiterate violazioni nell’erogazione dei servizi.
Afferma il Sindaco di Ortona, Angelo Di Nardo, “respingiamo con fermezza quanto affermato da questi consiglieri che tra l’altro in forma anonima sfuggono da un confronto tecnico che li vedrebbe perdenti: il servizio di igiene urbana a Ortona funziona benissimo, le performance ambientali e tutti i benchmark qualitativi sono ottimi e, considerando la grande pressione turistica estiva del territorio, non potremmo avere gestione migliore della ECO.LAN Spa, compreso il soddisfacimento delle necessità di un turismo “mordi e fuggi” che ha bisogno di flessibilità, disponibilità e immediatezza nelle risposte.”
Anche il Sindaco di Casoli conferma la soddisfazione per il servizio, ormai quasi all’ottavo anno di gestione: “a fronte di un territorio complesso e con una zona industriale, che ha bisogno di servizi dedicati e di una capacità di risposta di alto livello, l’affidamento in house alla ECO.LAN è stata la scelta migliore, più economica, efficace ed efficiente che potessimo fare”.
Il Presidente del Comitato unitario della ECO.LAN Spa, sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore, risponde ironicamente al forzista Costa sulle questioni dello Statuto e dell’acquisizione di quote “Innanzitutto lo Statuto è facilmente reperibile nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito della ECO.LAN Spa e non con una caccia al tesoro come è sembrato, ma ci chiediamo dove abbia letto che il Comune di Chieti è già inserito nell’elenco dei soci, se è proprio questo, ovvero l’ingresso in Società mediante acquisizione di quote, quello che dovrà decidere il consiglio comunale di Chieti. Anche la questione delle quote è una decisione assunta dal Comitato unitario dei Soci per il controllo analogo della ECO.LAN nel lontano 2018 e che è prerogativa esclusiva dei Sindaci ovvero dei Comuni. E se realmente si leggessero le carte con intento costruttivo e non delegittimante ci si accorgerebbe che, al di là della quota di partecipazione, all’interno del Comitato le decisioni sono prese con il meccanismo di “una testa, un voto”.
“Ma come si fa ad affermare tali amenità” – tuona il Sindaco di Paglieta nonché Presidente del Comitato Direttivo dell’AGIR, l’Ente di governo regionale per il ciclo integrato dei rifiuti. “La ECO.LAN negli ultimi anni è diventata una realtà solida con oltre 35 milioni di fatturato all’anno, in piena espansione mediante la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti del valore di oltre 30 milioni di euro e una capacità di spesa che ha consentito di anticipare addirittura la scadenza del PNRR, 11esimo consorzio a livello nazionale per risultati conseguiti, oltre 350 dipendenti assunti stabilmente, con capacità e know-how tra i migliori in Italia.
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