Un viaggio di luce, arte e fede unisce di nuovo due luoghi simbolo della spiritualità italiana. Dall’Abruzzo ad Assisi arriva il Presepe Monumentale di Castelli, capolavoro in ceramica che porta con sé il calore delle mani artigiane e l’emozione di un’intera comunità coì come dalla Città dell’Aquila è giunto il grande albero di Natale che sarà addobbato nella piazza inferiore del Sacro Convento della città umbra.
“Con grande emozione – ha commentato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – accompagniamo questo prezioso presepe in ceramica ad Assisi. Simbolo dell’autentica tradizione abruzzese da Castelli fino alla città di S. Francesco, dopo averlo esposto in Vaticano a piazza S. Pietro. Il Natale come ci ha ricordato Papa Francesco quando il Vaticano scelse lo stesso presepe per esporlo a Roma, è il tempo in cui riscopriamo la pace, la gioia e la forza che nascono dalla semplicità.
È l’invito ad essere umili, a sentirci parte di una comunità che trova senso nel condividere e nel donare. Il presepe, frutto del talento e della devozione delle nostre maestranze artistiche, rappresenta un segno di fraternità che l’Abruzzo offre a tutti i pellegrini e ai visitatori che si recheranno ad Assisi in questo tempo di festa. Con questo gesto vogliamo rinnovare quel legame profondo che unisce l’Abruzzo ad Assisi, S. Francesco a S. Celestino V, la Perdonanza alla basilica di S. Maria degli Angeli. Grazie a tutti coloro che ci hanno permesso di realizzare questa esposizione”.

L’annuncio ieri mattina, a L’Aquila, nella Basilica di S. Maria di Collemaggio, alla presenza di mons. Michele Fusco, delegato dei Vescovi d’Abruzzo per gli eventi in onore di S. Francesco, del consigliere regionale Carla Mannetti, di Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, di Rinaldo Seca, sindaco di Castelli (TE), di Mons. Antonio D’Angelo, Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, di Enrico Ricci, presidente Ance Abruzzo, del vice preside del Liceo artistico “Grue” di Castelli (TE) e una rappresentanza dei Vigili del Fuoco.
L’inaugurazione con la benedizione del presepe e dell’albero di Natale è prevista l’8 dicembre dopo la celebrazione eucaristica delle ore 17 nella Basilica di S. Francesco, presieduta dal Vescovo di Teramo- Atri e delegato CEAM per l’evento, S. E. Mons. Lorenzo Leuzzi, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni civili e religiose e del Liceo Artistico “F. A. Grue”. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 3 febbraio 2026.Il Presepe Monumentale di Castelli non è soltanto un’opera d’arte: è una storia d’amore per la terra d’Abruzzo in dono ad Assisi, un racconto di speranza plasmato nell’argilla. Il presepe nato negli anni Sessanta tra le aule dell’Istituto d’Arte “F. A. Grue” di Castelli (oggi Liceo Artistico per il Design), è una straordinaria opera collettiva: 54 statue in ceramica policroma, modellate e decorate dagli studenti e dai maestri (prof. Serafino Mattucci e i docenti Gianfranco Trucchia e Roberto Bentini) che hanno reso celebre nel mondo la maiolica castellana.
“Quello che oggi abbiamo presentato – ha aggiunto il consigliere Carla Mannetti – è la conferma di un legame spirituale profondo che unisce l’Abruzzo ad Assisi. La nostra è una terra in cui lo spirito francescano è vivo e radicato: basti pensare al Beato Tommaso da Celano, a San Bernardino da Siena e a San Giovanni da Capestrano.”Figure cilindriche, colori vivi — giallo, blu, verde e manganese (grigio – argento) — e volti che raccontano la semplicità del popolo abruzzese: tutto parla di un’umanità vera, concreta, che trova nella Natività il suo centro.

L’opera mescola la tradizione della ceramica castellana con richiami all’arte antica — greca, sumerica, egizia — e un’impostazione più contemporanea e sperimentale grazie alle forme delle statue che, in alcuni casi, sono composte da moduli ad anelli sovrapposti che formano busti cilindrici. Dopo aver incantato il pubblico a Roma, nei Mercati di Traiano e in Piazza San Pietro, ma anche in località estere come Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv (non tutte le statue sono sempre state esposte: gli spostamenti, le mostre, le condizioni materiali hanno imposto scelte di selezione), l’opera, con 10 figure selezionate, approda ora ad Assisi per celebrare le festività del S. Natale. Una scelta simbolica: dal borgo delle ceramiche al cuore del messaggio francescano, nel segno della pace e della fraternità universale.
L’albero di Natale proveniente dal capoluogo abruzzese è un Cedrus atlantica glauca o cedro dell’Atlante glauco (tagliato previa autorizzazione dunque non ha comportato danni all’ambiente né al patrimonio arboro locale) proveniente dal territorio del Comune dell’Aquila, è alto circa 13 metri ed è stato donato al Comune dell’Aquila dall’azienda cittadina “Cordeschi giardinaggio” per volere del titolare Samuele Cordeschi. L’albero è stato trasportato, in spirito di collaborazione tra Istituzioni, dagli uomini del Comando dei Vigili del fuoco dell’Aquila.








