Un altro importante passo è stato compiuto dall’Amministrazione Comunale e, nello specifico, dall’Assessorato al Patrimonio, verso la realizzazione dell’ambizioso progetto di un Museo delle Arti Tipografiche nella sede della ex tipografia Masciangelo, a corso Roma.
Nel 2023 l’ultimo erede della famiglia Masciangelo, Aldo de Aloysio, aveva donato al Comune di Lanciano l’immobile di proprietà della famiglia, ma i locali, originariamente occupati dalla storica tipografia, comprendevano anche un locale di proprietà della Curia, rendendo di fatto indispensabile la condivisione dell’iniziativa.

Dopo mesi di incontri, confronti e trattative, l’Assessore al Patrimonio, con la collaborazione della Dirigente, Arch. Luigina Mischiatti, della E.Q., Ing. Sara Di Toro, e dell’Avv. Antonella Fantini, è riuscito a centrare l’obiettivo considerevole di ottenere, a titolo gratuito, per novantanove anni, il locale ubicato all’interno dell’ex tipografia Masciangelo, finora di proprietà della Parrocchia di Santa Lucia, a dimostrazione di quanto anche la Curia abbia a cuore e desideri sostenere il lungimirante progetto museale.
Un risultato che premia il lavoro costante, la determinazione e la perseveranza di chi crede che i sogni, con impegno e passione, possano realizzarsi, e che valorizzare la storia e la tradizione della nostra città sia un modo per custodirne ed esaltarne l’essenza più vera, l’anima, e consegnarla così, come patrimonio culturale identitario, alle generazioni future.
Grande soddisfazione e riconoscenza esprime l’Assessore all’Urbanistica, Patrimonio e Politiche della Casa, Graziella Di Campli: «Sono grata alla Curia e, in particolare, a don Angelo, don Alessio, don Carmine e don Domenico, per aver abbracciato e condiviso il favoloso progetto del Museo delle Arti Tipografiche, permettendoci di acquisire il locale di proprietà della Parrocchia di Santa Lucia, fondamentale per sviluppare e portare avanti il piano che ci siamo prefissati.
La convenzione, infatti, ci consente non solo di disporre in toto dell’immobile, ma anche di poter contare su un altro ingresso in via Fieramosca.»





