Momento di forte tensione in casa Chieti F.C. 1922, squadra impegnata nel campionato di Serie D. I calciatori della prima squadra hanno diffuso un comunicato ufficiale in cui denunciano la difficile situazione economica interna e il mancato pagamento degli stipendi.
«Non saremmo mai voluti arrivare a questo punto – si legge nella nota – ma sentiamo la necessità di condividere con i tifosi e con la città la realtà che stiamo vivendo. Da fine luglio ad oggi la società ha saldato una sola mensilità sulle dieci previste».

La squadra starebbe aspettando ancora la mensilità di settembre, nonostante le promesse ricevute dalla società.
L’assenza di certezze sui versamenti, spiegano i calciatori, sta creando «una situazione estremamente difficile», con conseguenze anche per chi deve mantenere la propria famiglia. Nel comunicato, firmato collettivamente dal gruppo squadra, si chiede al presidente di mantenere gli impegni presi e di consentire a chi non riesce più ad andare avanti in queste condizioni di lasciare il club: «Chiediamo di lasciar andar via quei ragazzi che, per vari motivi, non riescono più a sostenere questa situazione e vogliono riprendere una vita normale».

Nonostante tutto, i giocatori ribadiscono il proprio senso di responsabilità e l’attaccamento alla maglia: «Continueremo a lavorare con impegno, serietà e rispetto per la città e per i tifosi che ci sostengono». La vicenda arriva dopo mesi di incertezze economiche, ma ora la protesta diventa pubblica, con il rischio che la crisi interna possa avere ripercussioni anche sul piano sportivo.
Il Chieti, una delle società storiche del calcio abruzzese, è chiamato a chiarire al più presto la propria posizione per evitare ulteriori tensioni nello spogliatoio e salvaguardare il futuro del progetto.
- Dennis Spinelli








