ORTONA- L’Ambasciatrice del Canada in Italia, Elissa Golberg, annuncia le commemorazioni per la Giornata del Ricordo che si terranno martedì. Le cerimonie renderanno omaggio al coraggio e al sacrificio dei soldati Canadesi che hanno combattuto per la liberazione dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare i circa 6.000 caduti e 26.000 feriti, tra cui i 1.375 giovani che persero la vita nella battaglia di Ortona del 1943.
Alle ore 09:10, in Piazza degli Eroi Canadesi, si terrà la deposizione di una corona commemorativa al Monumento “Il Prezzo della Pace”, nel corso di una breve cerimonia intima durante la quale verranno narrati, in inglese e in francese, i principali fatti storici della battaglia.

La cerimonia principale, organizzata e orchestrata dal Canadian College di Lanciano, avrà luogo alle ore 10:30 al Cimitero di Guerra del Fiume Moro.
Come da tradizione, saranno i docenti e gli studenti del College , che da anni custodiscono con dedizione la memoria dei caduti, ad accompagnarne lo svolgimento.
Il programma prevede
- l’esecuzione degli inni nazionali,
- l’allocuzione dell’Ambasciatrice e del Sindaco di Angelo Di Nardo,
- la lettura dell’Atto di Memoria e dell’Impegno a Ricordare,
- le preghiere,
- i due minuti di silenzio,
- la Sveglia e la deposizione delle corone al Monumento ai Caduti.
Saranno presenti, insieme all’Ambasciatrice Golberg, il Sindaco Angelo di Nardo, Tenente Generale Peter Scott, Vice Comandante del Comando Congiunto delle Forze di Napoli, l’Addetto militare delle Forze Armate Canadesi Colonnello Julien Richard, il Colonnello onorario delle Prime Nazioni John Newman, il Ranger onorario e artista Jean Miso, autorità locali, rappresentanti delle forze armate italiane e straniere, studenti, cittadini canadesi e italiani, e membri delle associazioni locali.
«La memoria non è legata soltanto alle battaglie, ma alle persone: ai Veterani e alle loro famiglie, e alle nuove generazioni su entrambe le sponde dell’Atlantico che ne custodiscono l’eredità, compresi i cittadini di Ortona che, avendo vissuto la devastazione della guerra, hanno il dovere morale di ricordare. È un legame che condividiamo, uniti dal desiderio di rafforzare un’eredità di pace, stabilità e prosperità sostenibile per il futuro.».









