Il gip ha respinto la richiesta di Emiliano Volpe, imputato per istigazione al suicidio dello studente frentano: dopo aver respinto il patteggiamento, la Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia Simona Di Maria ha rigettato anche l’istanza di revoca o sostituzione della misura degli arresti domiciliari per il diciottenne di Roma agli arresti domiciliari da sette mesi, per aver favorito e agevolato il suicidio di Andrea Prospero, lo studente di Lanciano trovato morto in una casa vacanze del centro di Perugia nel gennaio scorso.

L’avvocato Alessandro Ricci, che difende l’imputato aveva chiesto la revoca della misura cautelare dei domiciliari o, in via subordinata, la sua sostituzione con quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il Gip ritiene che non ci sono nuovi elementi che “inducano a ritenere che le esigenze cautelari si siano attenuate”. Per il giudice del Tribunale di Perugia le spontanee dichiarazioni rese nell’ultima udienza dall’imputato non sono “sorrette da alcuna autentica resipiscenza, empatia e intento riparatorio soprattutto nei confronti dei familiari della persona offesa“



