Un gruppo di 71 studenti rifugiati, vincitori di borse di studio offerte da 33 atenei italiani nell’ambito della settima edizione del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees, coordinato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, sono arrivati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino e Malpensa.
I nuovi arrivati sono rifugiati residenti in Etiopia, Kenya, Malawi, Nigeria, Tanzania e Uganda, selezionati direttamente dagli atenei partecipanti attraverso un bando pubblico sulla base del merito accademico e della motivazione personale.
Gli studenti frequenteranno corsi di laurea magistrale biennale in diverse discipline, in particolare due dei 71 ragazzi studieranno all’Università degli Studi di “G. D’Annunzio” Chieti–Pescara
Il progetto UNICORE, attivo dal 2019, ha permesso finora a oltre 300 studenti rifugiati di accedere all’istruzione universitaria in Italia in modo sicuro e regolare, offrendo un’alternativa concreta ai viaggi pericolosi gestiti dai trafficanti. L’assenza di opportunità nei paesi di primo asilo è spesso la causa principale che spinge i rifugiati a proseguire i loro viaggi in modo irregolare rischiando la propria vita.

“In un momento in cui le crisi globali si moltiplicano e le risorse per gli aiuti umanitari diminuiscono, investire sui percorsi di ingresso regolare per rifugiati è una priorità strategica.
UNICORE dimostra che la collaborazione tra università, istituzioni e partner può trasformare la solidarietà in opportunità di istruzione concrete di alta qualità. Offrire percorsi sicuri e legali significa permettere ai rifugiati di essere protagonisti del proprio futuro, contribuendo con competenze e idee alle comunità che li accolgono” ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
Il progetto è realizzato grazie al sostegno di numerosi partner, tra cui Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli – JRS Jesuit Refugee Service, Fondazione Finanza Etica, Gandhi Charity, Consorzio Communitas, Campus X ed un’ampia rete di realtà locali che forniscono supporto.
- Daniela Cesarii








