“E’ il momento di indirizzarsi verso l’applicazione della giusta pena per i reati di femminicidio: forse sbagliamo l’approccio culturale nel momento in cui ci stupisce il bacio tra due uomini e non gli uomini che colpiscono brutalmente le donne”.
E’ una presa di posizione forte quella del Rettore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti- Pescara, Liborio Stuppia e che porta a una profonda riflessione. Il Rettore lo ha detto nel suo indirizzo di saluto all’Auditorium del Rettorato del campus di Chieti, dove è in corso il convegno “Criminology and investigation day”, organizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche e sociali dell’Ateneo, con il Ministero della Giustizia, alla presenza del sottosegretario di Stato, Andrea Delmastro Delle Vedove.

Sono stati diversi altri i temi ai quali ha accennato il Rettore, per esempio il disagio giovanile e la “efferatezza dei crimini” da loro compiuti e, quindi, l’esigenza di attivare pratiche di prevenzione. Quindi Stuppia ha ricordato il suo lavoro nel campo della genetica forense e il ruolo funzionale dell’Università, con l’approccio multidisciplinare della didattica, a migliorare ed innovare la criminologia, per le molteplici implicazioni: da quella medica a quella psicologia, dalla sociologia all’economia. “In tal senso – ha concluso il Rettore – l’Università “d’Annunzio” ha sottoscritto due convenzioni con le procure di Chieti e Pescara”.
. Daniela Cesarii








