Il Villaggio della salute della Komen Italia farà tappa in piazza san Giustino dal 29 ottobre al 1 novembre.
Quella di Chieti è l’undicesima tappa della carovana, unica nella Regione. Coinvolti la Breast Unit Ortona diretta da Simona Grossi; l’Università d’Annunzio con Andrea Di Blasio, delegato per le attività sportive dell’Ateneo; l’Ospedale civile di Chieti con Manuela Di Virgilio direttore medico.

Il tumore femminile non deve essere un tabù, può colpire a qualsiasi età ma con uno stile di vita adeguato può essere prevenuto.
Una diagnosi precoce porta, inoltre, a cure meno impattanti e a una risoluzione positiva. Oltre l’80 per cento delle donne guarisce, ma l’obbiettivo della scienza è quello di arrivare al 100 per cento. E’ per questo che bisogna sensibilizzare sull’importanza della ricerca e della prevenzione primaria, stile di vita, e secondario, screening diagnostici.
“All’interno della manifestazione ci sarà una passeggiata di solidarietà Walk for the cure. Il ricavato dell’iscrizione sarà devoluto all’associazione che si occupa dell’assistenza delle donne che fanno chemioterapia. Abbiamo coinvolto tutte le nostre utenti che hanno difficoltà ad accedere a esami diagnostici sia per ragioni economiche, sia per via dei tempi di attesa” spiega l’assessora alle politiche sociali Alberta Giannini.
L’assessore allo sport Manuel Pantalone sottolinea i momenti legati alle attività sportive

“Ci saranno attività sportive il 31 e il 1°. Lo sport riesce a dare tanto sia per la prevenzione che sul fronte della ripresa fisica. Abbiamo immaginato queste due giornate insieme al Coni provinciale e a Massimiliano Milozzi riuscendo a coinvolgere tutte le federazioni presenti sul territorio”.
C’è poi l’impegno sul fronte delle scuole: “L’età in cui ci si ammala di tumori si è abbassata e dunque è necessario agire in tale campo. Il contatto è con le scuole medie e le superiori, dove ci sono ragazze che possono cominciare a fare prevenzione e gli studenti saranno parte attive delle quattro giornate”.
La Komen Abruzzo con Gemma Andreini ringrazia il comune di Chieti e l’ospedale di Ortona che mette a disposizione il centro di oncologia integrata
“Prevenire significa insegnare alle persone ad avere un atteggiamento di benessere alimentare e di vita e questo per i ragazzi sarà utile e la prevenzione secondaria, attraverso gli screening per raccogliere casi di malattia e quella terziaria perché chi ha subito la malattia, psicologicamente non fanno follow up che sono indispensabili per scongiurare le recidive. Invitiamo la comunità ad aderire perché i finanziamenti che saranno raccolti restano in Abruzzo”.
- Daniela Cesarii








