OUn appuntamento di grande valore scientifico e umano è quello in programma sabato mattina nella sala polifunzionale del Polo Eden in corso Garibaldi. Si tratta di un incontro sul tema “Tumore al seno metastatico: un lungo viaggio insieme, prospettive cliniche e umane” promosso dalle associazioni G.A.I.A. odv-ets e Lory a Colori odv-ets, con il patrocinio di Europa Donna Italia e del comune di Ortona.
Una mattinata che sarà un momento di confronto tra specialisti, pazienti e cittadini, per affrontare in modo multidisciplinare le sfide legate alla malattia, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza, informazione e sostegno alle donne che convivono con il tumore al seno metastatico.

I lavori si apriranno alle 9:30 con i saluti introduttivi della dott.ssa Ivana Cataldo, del prof. Antonino Grassadonia, della dott.ssa Maria Teresa Scognamiglio e del dott. Franco Vanni. A seguire, dalle 10:00, ci sarà una sessione dedicata alle nuove prospettive terapeutiche, che spazierà dai farmaci innovativi ai test genetici, dalla radioterapia alla psicologia, fino agli aspetti sociali, spirituali e di medicina integrata.
Interverranno la dott.ssa Giorgia Di Primio, la dott.ssa Tamara Di Marco, il prof. Domenico Genovesi, la dott.ssa Alessandra Cimini, il dott. Massimo D’Angelo, il dott. Fernando Pallini e il dott. Massimo Rinaldi. Alle 11:30 prenderanno la parola le testimoni Simona B., Daniela S. e Marilena T., che condivideranno le proprie esperienze personali, prima della pausa caffè.
La mattinata si concluderà alle 12:30 con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di numerosi professionisti del settore medico, psicologico e sociale, tra cui Mariangela Appignani, Dalia Bonelli, Alessandra Cimini, Massimo D’Angelo, Francesca Di Giandomenico, Tamara Di Marco, Pietro Di Marino, Giorgia Di Primio, Anna Di Profio, Samanta Fornicola, Domenico Genovesi, Janna Giampietro, Antonino Grassadonia, Antonella Lucci, Fernando Pallini, Massimo Rinaldi e Maria Teresa Scognamiglio.
Una malattia che secondo i dati della Fondazione Veronesi si stimi riguardi, in Italia, 37 mila donne e che grazie alla ricerca sta diventando sempre più “controllabile”.
Si può arrestare o rallentare la crescita e talvolta anche ridurre le lesioni già esistenti determinando un aumento della sopravvivenza delle pazienti. Sarà un momento di confronto prezioso per ribadire che la lotta al tumore al seno metastatico non è solo una battaglia clinica, ma anche un percorso di umanità, solidarietà e speranza condivisa.
- Daniela Cesarii