La partita si apre dopo una lunga sosta per le nazionali e con il Pescara in piena emergenza. Il tecnico biancazzurro Vincenzo Vivarini, alle prese con numerose assenze, deve fare i conti con una rosa decimata.
Nonostante le difficoltà, l’obiettivo del Pescara era chiaro: ottenere punti fondamentali per la salvezza contro una Carrarese che, forte di una partenza solida, arriva all’Adriatico con il doppio dei punti della squadra di casa.

Le previsioni meteo e la crisi di risultati dei biancazzurri non invogliano i tifosi a gremire lo stadio, con solo 8.386 spettatori presenti, circa il 41% della capienza dell’impianto.
Il primo tempo: vantaggio toscano e nervosismo
La partita parte con un colpo di scena immediato: al minuto 2, la Carrarese passa in vantaggio grazie a un gol di Abiuso, abile a sfruttare un assist preciso di Zanon. Il Pescara reagisce, ma la squadra ospite sembra prendere il controllo del gioco, creando diverse occasioni.
Al 8′, Schiavi prova un tiro da fuori che sfiora l’incrocio dei pali. La Carrarese continua a fare la partita, ma al 14′ Finotto non riesce a concretizzare un’altra opportunità.
I biancazzurri soffrono e il nervosismo cresce, con cartellini gialli che fioccano da entrambe le parti. Al 15′, mister Vivarini è costretto a sostituire Merola, infortunato, con il debuttante Vinciguerra, che entra subito in partita.
Al 39’, Di Nardo reclama un calcio di rigore per un presunto fallo in area, ma l’arbitro Bonacina, ben posizionato, non concede il penalty.
Nonostante le difficoltà, il Pescara chiude il primo tempo sotto di un solo gol: 0-1.
Secondo tempo: la Carrarese raddoppia, ma il Pescara risponde
La seconda frazione si apre con il Pescara deciso a cercare il pari. Mister Vivarini manda in campo Meazzi al posto di Squizzato per dare più dinamismo alla manovra. Ma la Carrarese colpisce ancora: al 52′, Hasa segna un gol spettacolare al volo, portando i suoi sul 2-0 e infliggendo un duro colpo psicologico al Pescara.
Nonostante lo svantaggio, il Pescara non si dà per vinto e continua a lottare. Al 62′, Vivarini cambia ancora, inserendo Cangiano per Oliveri e Okwonkwo per Vinciguerra, cercando di dare freschezza e nuove idee alla sua squadra. Tuttavia, la Carrarese controlla bene la partita, gestendo il possesso con calma e senza troppa fatica.
La rimonta: il cuore del Pescara
Il Pescara, però, non molla. Al 73′, è Meazzi a riaprire la partita con un gol fantastico, frutto di un slalom tra gli avversari. Il Pescara ora crede nel miracolo, e al 78′ è Caligara a chiamare Bleve a un grande intervento, salvando il risultato per gli ospiti.
Al 83′, una punizione insidiosa di Caligara viene respinta con i pugni da Bleve, che si conferma un muro. Ma la gioia per il Pescara arriva al 88′: Di Nardo, come già accaduto nella sfida contro il Venezia, si fa trovare pronto e segna il gol del 2-2.
Un pari che sa di rivincita per il Pescara, che nonostante le difficoltà è riuscito a strappare un punto contro una squadra ben organizzata.
Un finale da infarto
Nel recupero, il Pescara va vicinissimo al clamoroso sorpasso, ma il tiro finale sfiora il palo e la partita si chiude con il punteggio di 2-2. Un punto importante per il Pescara, che si conferma una squadra in grado di lottare fino all’ultimo.
- Dennis Spinelli