ORTONA- Approda in consiglio comunale la questione inerente l’investimento Renexia. Un progetto che prevede la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di turbine eoliche da parte della società di rinnovabili Renexia, del gruppo industriale abruzzese Toto. Si parla di 400 milioni di euro di investimento e 1.500 assunzioni.
In lizza per ospitare lo stabilimento le città di Ortona e Vasto
A richiedere la discussione in consiglio i sei consiglieri di minoranza Nicola Fratino, Lucio Cieri, Cristiana Canosa, Ilario Cocciola, Maria Zannini, Saul Montebruno dopo che un articolo dell’Ansa ha parlato di Vasto quale sede designata. Lo scorso 30 settembre dunque i sei consiglieri hanno formalmente richiesto la convocazione di un Consiglio.

Durante la riunione dei capigruppo, convocata per stabilire la data del Consiglio, i consiglieri propongono che il Consiglio comunale si tenga alla Sala Eden per garantire una più ampia partecipazione dei cittadini, come già avvenuto in passato per il consiglio dedicato alla crisi della Cantina sociale.
Il presidente del consiglio, Franco Vanni, nega però questa possibilità, nonostante il regolamento del consiglio comunale preveda espressamente la facoltà di convocare sedute aperte e/o in luoghi diversi rispetto alla sede istituzionale Dura la presa di posizione dei consiglieri.
“Si tratta di un comportamento arrogante e inaccettabile, che dimostra paura del confronto e della partecipazione numerosa della città su un tema fondamentale come l’impatto occupazionale che Ortona rischia di perdere. È evidente l’intento di limitare la trasparenza e di far passare il caso Renexia come una questione di competenza altrui. Ma i consiglieri di opposizione ritengono doveroso informare la cittadinanza su come e con quanta superficialità sia stato gestito un argomento di importanza strategica per Ortona”.
Il consiglio si terra il 15 ottobre e il gruppo promette battaglia:
“Illustreremo nel dettaglio la cronologia dei fatti e le responsabilità politiche che hanno portato la nostra città a perdere un’occasione storica di sviluppo economico, dimostrando ancora una volta come i cittadini vengano tenuti all’oscuro delle decisioni che riguardano il loro futuro”.
- Daniela Cesarii