Ferdinando Uliano segretario generale della Fim Cisl, torna a porre l’accento sulla crisi produttiva allo stabilimento Stellantis di Atessa.
“La produzione di veicoli commerciali ad Atessa si è attestata a 114.060 unità, con un calo del -23,9% rispetto al 2024. Dalla seconda metà dello scorso anno dalle iniziali previsioni su 15 turni si è passati al ricorso stabile alla cassa integrazione, che ha coinvolto tra i 700 e i 1.000 lavoratori.

La contrazione degli ordini, prima sui cabinati e poi anche sui Van è la causa principale. Dall’inizio dell’anno la media giornaliera dei lavoratori in CIG è stata di circa 700 unità. Sul fronte degli investimenti industriali, Stellantis ha rafforzato il piano originario, prevedendo l’elettrificazione della piattaforma “Gamma Large” e l’introduzione di una nuova versione a partire dal 2027.
Attualmente si producono: Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel/Vauxhall Movano e Toyota Proace Max. Lo stabilimento di Atessa deve restare centrale nella strategia produttiva di Stellantis e mantenere la leadership europea nei veicoli commerciali, per questo motivo la produzione italiana va tutelata, consolidata e rafforzata, anche con l’introduzione di nuove tecnologie innovative e nuovi investimenti, per dare continuità e prospettiva allo stabilimento e al suo indotto.
La stabilizzazione dei 114 lavoratori dopo anni di somministrazione è stato un primo segnale concreto di ricambio generazionale.”