La Procura di Lanciano ha concluso l’inchiesta su un presunto sistema di corruzione che avrebbe trasformato i piccoli centri di Borrello e Montebello sul Sangro in poli illegali per l’ottenimento della cittadinanza italiana.
Sono otto gli indagati, tra cui i sindaci dei due comuni e un dipendente dell’anagrafe. Secondo gli inquirenti, due associazioni a delinquere avrebbero gestito un meccanismo basato sullo ius sanguinis, costruendo falsi legami di parentela con emigrati italiani per concedere residenze e cittadinanze a cittadini sudamericani.
In cambio sarebbero stati offerti denaro, appoggi elettorali e rapporti sessuali. Al centro delle accuse un funzionario comunale, considerato il principale beneficiario dei presunti illeciti. Contestato anche lo scambio di voti che avrebbe favorito la rielezione del sindaco Di Luca lo scorso giugno.
Gli avvocati degli indagati hanno ora venti giorni di tempo per presentare memorie difensive.