È in programma dal 26 settembre al 22 novembre 2025 la XI edizione del FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea, promosso dall’Associazione I Cinque Sensi con la direzione di Antonella Scampoli, il cui ricco cartellone animerà alcuni dei luoghi più significativi della città, varcando per la prima volta anche i confini lancianesi.
«Siamo cresciuti anno dopo anno e ormai il FLIC è riconosciuto anche a livello nazionale come Festival a cui fare riferimento, soprattutto nel mondo della danza che conta – ha commentato Antonella Scampoli -. La chiusura del teatro Fenaroli poteva sembrare un handicap e invece è stata per noi spunto per invadere ancora di più il territorio e farci conoscere anche da chi ancora non si è avvicinato alla nostra realtà».
Sostenuto dal Ministero della Cultura tra i festival multidisciplinari a prevalenza danza e patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalComune di Lanciano, FLIC 2025 renderà ancora una volta Lanciano un crocevia di culture e riflessione sul contemporaneo, identificando i nuclei tematici del triennio 2025-2027 in tre parole chiave: confini, conflitti, incontri.
Temi estremamente attuali i primi due, sempre più spesso al centro delle cronache e di contesti geopolitici che lacerano il nostro pianeta apparentemente senza una soluzione. Ecco allora che FLIC propone una terza via, quella degli incontri, intesi come occasione di esplorare le molteplici sfaccettature dell’umanità in movimento.

L’arte, la cultura, la bellezza possono essere una via d’uscita, un’àncora di salvezza nel contesto attuale di divisione, odio e paura al quale non dobbiamo arrenderci. Attraverso un ricco programma di eventi culturali, il Festival ci invita a riflettere sui limiti culturali, sociali e personali che spesso accettiamo passivamente o ci autoimponiamo.
«Visti anche i messaggi che intendere lanciare al pubblico, il FLIC resta per il Comune di Lanciano una nicchia di valore culturale da preservare – è stato il commento del vice sindaco e assessore alla Cultura, Danilo Ranieri -. Una nicchia che, tra l’altro, negli anni va aprendosi al grande pubblico a conferma di quanto la qualità di ciò che viene proposto alla fine paghi sempre».
FLIC 2025 sarà come di consueto un festival multiforme e diffuso sul territorio snodandosi tra le vie del centro cittadino e il Polo Museale Santo Spirito, cuore della manifestazione sin dall’inizio, cui si aggiungono quest’anno il Liceo Classico Vittorio Emanuele II e la Sala Mazzini, recentemente riaperta dopo i lavori di riqualificazione. Per la prima volta inoltre il Festival varcherà i confini di Lanciano portando un appuntamento al Centro Culturale Aldo Moro di San Salvo, andando quindi ad intercettare ulteriore nuovo pubblico.
Il programma dell’edizione 2025 propone 29 appuntamenti snodandosi tra 21 spettacoli di danza, 5 di teatro e 3 di musica, di cui 5 prime nazionali e 12 prime regionali, cui si aggiungono 6 masterclass dedicate alle scuole di danza del territorio.
Come da tradizione è la danza ad occupare la maggior parte del cartellone che inaugura il 26 settembre in corso Trento e Trieste con un doppio appuntamento: lo spettacolo site-specific sul tema della fragilità Respiri di Bellezza / Outsiders di Compagnia Francesca Selva / Con.Cor.D.A. seguito da dancehALL di Lost Movement che rielabora in chiave urban ed essenziale salsa, cha cha cha, jive e polka (replica nel piazzale del Liceo il 27 settembre).

« Il corpo resta centrale nel nostro racconto legato alla danza perché resta il primo ed il più potente strumento che ognuno di noi ha e per questo va indagato e valorizzato – ha spiegato Nicolò Abbattista, project manager -. Ciò che ci rende davvero felici, quest’anno, è aver implementato le collaborazioni con le scuole del territorio, non solo di danza, in modo da creare connessioni ed avvicinare i più giovani a nuovi linguaggi e modi di fare arte e cultura».
Lunga serata di danza anche il 27 settembre nell’Aula Magna del Liceo Vittorio Emanuele II: apre locker_room di Giovanni Careccia che esplora le emozioni pre e post competizione di un giovane atleta, seguito da #YoungDreamers, progetto di sostegno alla creatività under25 promosso da FLIC in collaborazione col Centro Nazionale di Produzione della Danza Dancehauspiùdi Milano che porta in scena la giovanissima Rosanna Spolsino con l’assolo Saudade in cui rivive ricordi, rimpianti e nostalgie personali a partire da vecchi video di famiglia; Atoms for peace di Annalì Rainoldi trova invece ispirazione nei movimenti di attrazione e allontanamento, separazione e fusione di atomi e molecole come modello per nuove interazioni sociali.
Ottobre si apre con la compagnia Fabula Saltica che in Spegnere la luce (5 ottobre Sala Mazzini) affronta il difficile tema dell’isolamento degli adolescenti come lascito del Covid e di un utilizzo improprio delle tecnologie e dei social. Lo spettacolo è preceduto dal primo dei tre appuntamenti del ciclo di Racconti di danza, momenti di incontro e approfondimento con alcuni degli artisti ospiti.
Doppio appuntamento con la pluripremiata compagnia milanese Fattoria Vittadini (Premio Hystrio Corpo a Corpo, Premio Rete Critica) e la coreografa Chiara Ameglio, protagonista inoltre del secondo incontro del ciclo Racconti di danza; il 10 ottobre alla Sala Mazzini si inizia con Caligula’s Party che si sviluppa intorno alla figura del mostro e interroga i concetti di nemico, antieroe e paura, partendo dall’opera teatrale di Albert Camus; l’11 ottobre al Polo Museale Santo Spirito è invece la volta di Lingua, performance che nasce e vive nel dialogo tra performer e pubblico, in cui il corpo di Chiara si fa tela sulla quale il pubblico è invitato a depositare i propri segni e le proprie tracce scrivendole sulla pelle.
Sempre l’11 ottobre, Movimento Danza presenta I Confini delle Parole o Le Connessioni del Caso, performance in cui l’azione dei danzatori è innescata da alcune keywords lette in scena dalla coreografa Gabriella Stazio. A seguire la performance di Francesca Chiola, Sara Dias e Satya Forte, allieve dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila, proposta in PRIMA NAZIONALE. Il giorno successivo ResExtensa propone invece Dalet di e con Andrea Tenerini e Giorgia Giannini che intreccia l’essenza primordiale della Terra con l’esplorazione degli archetipi ancestrali dell’essere umano.
Doppio appuntamento il 15 novembre al Liceo Vittorio Emanuele II con Insieme di Paola Sorressa | Mandala Dance Company, omaggio all’amore del corpo dell’uomo e della donna – perfetti nella loro diversità, seguito da StraVaganza di Fernando Suels Mendoza (danzatore guest per il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch)per ARB Dance Company che esplora la ricca diversità della vita e l’unicità di ogni individuo.

La sezione danza e il festival si chiudono il 22 novembre sempre al Liceo con un triple bill: apre Naturalis Labor con Corpo che nasce dal desiderio di ritrovare i legami con la natura utilizzando proprio il corpo come tramite, segue An Echo, A Wave di Philippe Kratz, uno dei coreografi più quotati del momento per la storica compagnia Aterballetto, oggi primo Centro Coreografico Nazionale istituito in Italia nel 2022 per riconoscimento del Ministero della Cultura; si chiude con Confini Disumani di Roberta Ferrara | Equilibrio Dinamico, una preghiera fisica, una denuncia, un quadro nudo e svilito della nostra società ispirato al testo Solo Andata di Erri De Luca; lo spettacolo è preceduto dal terzo appuntamento di Racconti di danza.
L’inaugurazione del cartellone teatro, e del Festival stesso,è quest’anno affidata a un’artista amatissima dal pubblico, Cinzia Leone che il 26 settembre porterà alla Sala Mazzini la sua verve comica e pungente con Mamma Sei Sempre nei Miei Pensieri, Spostati! Il 17 ottobre al Polo Museale Santo Spirito e il 18 ottobre al Centro Culturale Aldo Moro di San Salvo Margot Theatre presenta The Wasp, thriller psicologico con una trama ricca di colpi di scena e un testo intimo, ma crudo e diretto scritto da Morgan Lloyd Malcolm.
Il 21 novembre alla Sala Mazzini è invece la volta di Campo Teatrale, realtà milanese del panorama off molto apprezzata da pubblico e critica, con Green Days, storia di Marco ed Emma, padre e figlia, che si intreccia con temi come l’ambientalismo e il futuro per il nostro pianeta. La musica apre il 4 ottobre Polo Museale Santo Spirito con gli abruzzesi Dago Red in Stagionature, coinvolgente viaggio attraverso il blues, il folk e loro musiche originali.
Il 12 ottobre sarà invece Romina Falconi, amata cantautrice indipendente romana, ad ammaliare il pubblico con Rottincuore – Il Discofilm, una serata che mescola scrittura teatrale, cinema, musica e performance, con l’estetica cruda e lirica che da sempre contraddistingue Romina Falconi e il suo ultimo omonimo lavoro. L’ultimo appuntamento con la musica il 14 novembre con Night Time Boogie, incontro tra l’armonicista e pianista di fama Victor Puertas e il fenomeno della chitarra Luca Giordano per un intenso set di musica originale, boogie, shuffle e ballate.
Completano la programmazione due appuntamenti per famiglie adatti a ogni età, propostial Polo Museale Santo Spirito in orario pomeridiano: il 1 novembre la performance di danza sui trampoli Flamant Noir che in Dìa de Los Muertos ribalta le aspettative del pubblico proponendo un’atmosfera festosa che ci invita a mantenere vivi i legami con chi non c’è più con amore e allegria. Il 2 novembreLa Fuga di Pulcinella di e con Dario Longo e Cristian Zulli, spettacolo di Teatro di Figura liberamente ispirato all’omonimo racconto di Gianni Rodari che parla di amicizia, coraggio, stupore e libertà.