Sono stati presentati i risultati preliminari della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” di Amiternum.
L’intervento, avviato lo scorso luglio e durato circa un mese, rientra nel più ampio progetto di valorizzazione del Parco archeologico e ha permesso di indagare aree mai esplorate prima.
Grazie a un fondo della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura sono stati condotti presso l’anfiteatro dell’antica città romana e la cosiddetta “domus a peristilio” due saggi di scavo stratigrafico, e sono in corso le attività di documentazione e rilievo, lavaggio, siglatura e precatalogazione dei reperti.








Tra i ritrovamenti più significativi si segnalano tre ambienti della domus, due con tracce di intonaco dipinto e con pavimento a mosaico bianco e nero, i muri di fondazione della domus e dell’anfiteatro, una piccola tomba infantile coperta da un coppo in terracotta.
Le ricerche hanno confermato che la domus fu costruita prima dell’anfiteatro, aprendo nuove prospettive sulla storia dell’antica città romana.
Come ha sottolineato la direttrice Federica Zalabra “altre future campagne di scavo ci permetteranno di avere un quadro completo dei monumenti, estendendo le indagini e offrendo ai visitatori del Parco l’opportunità di vedere da vicino le scoperte”.
Nelle immagini le foto della presentazione alla stampa a cura della Direttrice Federica Zalabra e del funzionario archeologo Fabio Paglia, scavi e ricostruzioni 3D delle aree indagate