Chieti- Cinquanta… e li dimostra tutti, orgogliosamente. Non è proprio un compleanno ma un traguardo importante quello segnato dalla Cardiochirurgia dell’ospedale di Chieti, diretta da Umberto Benedetto, che ha eseguito il cinquantesimo intervento in robotica.
La tecnologia viene utilizzata per il bypass aorto coronarico, operazione complessa che in precedenza richiedeva l’apertura del torace, procedura ad alto impatto non solo sotto il profilo estetico, quanto per gli effetti sul prolungamento della degenza e il ritorno alla vita normale, sicuramente più lento.
L’uso del robot, invece, che evita la toracotomia, permette di estubare il paziente già in sala operatoria, e facilita una dimissione precoce già entro i primi 5 giorni, con un ritorno immediato alle attività quotidiane compreso il lavoro.
Nonostante tali benefici, l’uso del robot nei Paesi europei non è largamente diffuso a causa dell’elevata complessità tecnica richiesta. In Italia la cardiochirurgia robotica viene eseguita in soli 5 Centri su un totale di 90 esistenti, e Chieti si colloca tra quelli a più alto volume con 50 interventi di questo tipo in un anno e una sopravvivenza dei pazienti del 100%.

“Tale ambizioso programma ha richiesto la collaborazione e l’alta professionalità di tutti gli operatori coinvolti – tiene a sottolineare Umberto Benedetto, Professore Ordinario all’Università D’Annunzio e Direttore del Dipartimento Cuore della Asl – I nostri chirurghi, gli anestesisti e gli infermieri sono stati formati e certificati in centri di eccellenza europei per offrire ai pazienti un intervento innovativo e sicuro. L’applicazione del robot, inoltre, rafforza la sinergia con i cardiologi nell’offrire procedure ibride con l’utilizzo combinato dell’angioplastica per garantire il massimo beneficio clinico con la minore invasività”.
La notizia dell’intervento n.50 di cardiochirurgia robotica è stata accolta con grande favore dal Direttore generale della Asl:
“Dobbiamo alla professionalità degli operatori coinvolti questo successo, reso tale dagli esiti di salute più che positivi – commenta Mauro Palmieri -: a loro va la nostra gratitudine per la qualità professionale espressa e i benefici resi ai pazienti. Auspico nuovi e ambiziosi obiettivi di crescita per questa unità operativa che candida Chieti a diventare uno dei centri capofila per l’applicazione del robot in cardiochirurgia anche nel trattamento di altre patologie, come quelle valvolari”.