Lanciano, 7 agosto 2025 – Grande successo per il concerto di Gianna Nannini al Parco Villa delle Rose di Lanciano, una serata carica di energia e buona musica che ha richiamato centinaia di fan da tutta la regione. Tuttavia, l’evento, che ha segnato una tappa importante dell’estate musicale abruzzese, ha lasciato dietro di sé anche una scia di polemiche.
Molti spettatori avevano acquistato i biglietti già mesi fa, spendendo 89,01 euro per un posto a sedere. Un dettaglio che, in un primo momento, poteva sembrare inusuale per un concerto rock, ma che alcune persone avevano comunque preferito, specie per motivi di comodità o esigenze personali.

Il problema è sorto durante lo spettacolo: decine di persone si sono alzate in piedi, invadendo i corridoi e coprendo la visuale di chi invece era rimasto al proprio posto.
Tra gli spettatori seduti, in molti hanno protestato – anziani e disabili compresi – lamentando di non aver potuto godere pienamente dello spettacolo per cui avevano pagato.
Dal palco, la stessa Gianna Nannini, fedele al suo spirito rock, ha invitato il pubblico a scatenarsi, sottolineando che non vedeva “l’utilità di stare seduti a un concerto rock”. Un’affermazione che ha raccolto applausi, ma anche reazioni contrastanti da parte di chi si era aspettato un’esperienza diversa, più ordinata e rispettosa delle modalità previste.
Le forze dell’ordine presenti non sono potute intervenire per far sedere il pubblico, data la natura dell’evento e l’impossibilità di controllare tutti i presenti. Alcuni spettatori, delusi, hanno perfino chiesto il rimborso del biglietto.
Nel giorno successivo, la città discute: era giusto permettere a tutti di alzarsi e ballare liberamente, o sarebbe stato meglio mantenere l’assetto previsto e far rispettare i posti a sedere?
Un evento memorabile, sì, ma che solleva interrogativi sull’organizzazione e la gestione degli spettacoli pubblici: è possibile trovare un equilibrio tra libertà di divertirsi e rispetto per chi ha esigenze diverse?