PESCARA – Si è detto “mortificato e rammaricato” il tassista che sabato scorso ha rifiutato di far salire sul proprio taxi una donna non vedente accompagnata dal suo cane guida, lasciandola ferma alla stazione centrale di Pescara, da dove avrebbe dovuto raggiungere un hotel a Montesilvano.
L’uomo, un 50enne di Città Sant’Angelo, in servizio da circa 15 anni, ha spiegato quanto accaduto attraverso Antonio Abagnale, presidente del Cotape (Consorzio dei tassisti pescaresi) e referente regionale del sindacato Uri. Secondo Abagnale, il tassista era convinto di poter rifiutare la corsa e non era a conoscenza dell’obbligo di accettare i cani guida a bordo, come invece impone la legge italiana.
“Credeva di avere la legge dalla sua parte. Ora si rivolgerà a un avvocato per capire la sua posizione, intanto gli ho consigliato di chiedere scusa ai due turisti protagonisti di questo fatto increscioso”
L’episodio
Il fatto era stato denunciato nei giorni scorsi da Catia Brites Pereira Lima, turista ipovedente di origini portoghesi residente a Bologna, e raccontato anche da Videocittà.media in un articolo precedente.
Secondo quanto ricostruito, la donna e il suo compagno avevano regolarmente richiesto un taxi dalla stazione, ma il conducente ha rifiutato la corsa a causa della presenza dell’animale guida, nonostante la normativa italiana ne preveda il libero accesso sui mezzi pubblici.
Il tassista, fermato dopo l’allarme lanciato dalla coppia e identificato dalla Polfer, ha motivato il diniego con il timore che l’animale potesse sporcare l’auto, affermando di non voler portare il mezzo a lavare subito dopo la corsa.
Gesto di scuse e possibile sanzione
In attesa di chiarimenti ufficiali, il conducente si è detto pronto a chiedere scusa personalmente alla coppia, raggiungendoli in albergo sabato prossimo, a fine vacanza, per accompagnarli alla stazione.
“Gli ho consigliato di contattare un avvocato per chiarire la sua posizione”, ha dichiarato Abagnale, aggiungendo che il tassista era già stato sospeso nei giorni precedenti per un’altra vicenda, anche se di minore rilevanza rispetto a questa.
Il presidente del Cotape ha confermato che all’origine del gesto c’è una mancata conoscenza normativa da parte dell’operatore, pur sottolineando che “tra i compiti del consorzio c’è anche l’organizzazione di viaggi per persone disabili”. Il caso, finito all’attenzione delle istituzioni e dei media nazionali, riapre il dibattito sull’accessibilità e sulla formazione del personale nei servizi pubblici.
Secondo quanto riferito da Abagnale, il tassista era già stato in passato vittima di aggressioni, eventi che lo avrebbero segnato profondamente, tanto da aver rinunciato al servizio notturno da tempo.
Nel frattempo, Catia Brites Pereira Lima e il compagno Claudio Gasperoni hanno ricevuto numerosi messaggi di solidarietà, sia da cittadini sia dalle istituzioni locali, a testimonianza del fatto che la comunità abruzzese respinge con forza ogni forma di discriminazione.
Il sindaco Masci ha incontrato la coppia nella giornata di ieri, esprimendo piena solidarietà e promettendo sanzioni esemplari: “Un tassista, davanti alla stazione di Pescara, al quale sarà applicata una sanzione come previsto dal regolamento, si è rifiutato di farla salire a bordo della sua auto per la presenza del suo stupendo e amorevole cane guida. Un rifiuto inaccettabile, che condanno con la massima fermezza”.
- Dennis Spinelli