TERAMO- Un cronoprogramma stilato per garantire alle famiglie sfollate di rientrare nelle proprie abitazioni entro la fine del mandato. E’ l’impegno dell’Ater. “Si tratta di un risultato importante, frutto di un lavoro intenso svolto negli ultimi mesi insieme agli uffici tecnici dell’ATER e alla struttura commissariale” commenta il presidente Alfredo Grotta.
Qualche numero: sono 1.477 le persone interessate dalla ricostruzione, di cui 1.123 risultano essere sfollati ATER. Complessivamente, gli interventi programmati riguardano 61 edifici danneggiati, per un totale di 94,8 milioni di euro già stanziati, di cui oltre 70 milioni concentrati nel solo Comune di che rappresenta il cuore più colpito dal sisma per numero di famiglie da riportare a casa. Sono partite le prime quattro demolizioni a Colleatterrato, affidate nel 2023.

“Sappiamo bene che le procedure sono complesse e non tutte le variabili sono sotto controllo- aggiunge il presidente Grotta- Qualche gara fissata per il 2025 potrebbe slittare al 2026, così come alcune previste nel 2026 potrebbero concludersi nei primi mesi del 2027. Ma il messaggio è chiaro e forte: restituire le case entro la fine del mandato. Questo è il nostro obiettivo, e questo è il patto che oggi rinnoviamo con i cittadini”.
Grotta ringrazia il commissario straordinario per la Ricostruzione, senatore Guido Castelli, che “ha sostenuto un approccio nuovo, orientato alla chiarezza, alla programmazione e al rispetto delle comunità. Allo stesso modo, un sentito ringraziamento va a Vincenzo Rivera, Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Abruzzo, che guida con competenza non solo la struttura tecnica regionale ma anche 14 degli interventi previsti dal cronoprogramma, in qualità di soggetto attuatore.
Il contributo collegiale del CdA è stato fondamentale per definire una visione comune, ambiziosa ma concreta.