Sarà visitabile fino al 7 settembre la mostra “I grant you refuge – Fotografie da Gaza”, prodotta dal comune di Ravenna nell’ambito del “Festival delle Culture 2025. Oltre il Conflitto” e che sarà ospitata nelle sale dell’ARCA, della Pinacoteca Civica e dell’ufficio IAT. L’inaugurazione si terrà venerdì, alle ore 18, in largo San Matteo con la partecipazione delle istituzioni e degli enti che collaborano all’iniziativa e l’intervento del professor Guido Saraceni.
Con la mostra si vuole porre l’attenzione sulle condizioni di vita della popolazione civile palestinese a Gaza, promuovendo una riflessione sulla tutela dei diritti umani.

La mostra, organizzata dal Comune di Teramo con il patrocinio dell’ANCI, del Consiglio regionale d’Abruzzo, della Provincia di Teramo e dell’Università degli Studi di Teramo, rappresenta, attraverso le foto dei sei fotografi palestinesi Shadi Al-Tabatibi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Saeed Mohammed Jaras, Omar Naaman Ashtawi e Jehad Al-Sharafi, uno sguardo diretto sulla situazione dei civili palestinesi.
Il sindaco Gianguido D’Alberto parla di “volontà di mettere tutti di fronte alla drammaticità di un conflitto che sta cancellando intere generazioni e di una situazione, quella che vivono i palestinesi, che possiamo senza tema di smentita definire inumana”.
L’esposizione, curata dal fotografo Paolo Patruno e il cui titolo prende ispirazione dall’omonima poesia della scrittrice e poetessa palestinese Hiba Abu Nada, uccisa il 20 ottobre 2023 nella sua casa di Khan Yunis, durante un bombardamento, raccoglie una selezione di immagini di grande impatto, che documentano la vita quotidiana nella Striscia di Gaza, con particolare attenzione ai rifugi di fortuna, alla condizione dell’infanzia e alle comunità sfollate e, attraverso i volti e le storie dei civili, raccontate attraverso gli scatti dei sei fotografi, raccontano non solo la morte ma anche la vita che scorre tra bombardamenti e assedio.
L’evento vedrà l’esposizione anche di alcuni disegni della mostra “HeArt of Gaza”, realizzati da bambini e bambine di Gaza, alcuni dei quali hanno perso la vita nel corso del conflitto.
“Questa mostra ci ricorda che nessuno di noi può voltarsi dall’altra parte e ci inchioda tutti alle nostre responsabilità. Perché nessuno può sentirsi escluso dal lavorare per la pace” conclude il sindaco D’Alberto.
- Daniela Cesarii