Un nuovo scandalo scuote il mondo dello sport e dell’imprenditoria in Abruzzo, in particolare tra le province di Pescara e Chieti. Un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini e dal sostituto procuratore Luca Sciarretta ha portato alla luce un presunto sistema di sponsorizzazioni sportive fittizie utilizzate per evadere il fisco, come riferisce il quotidiano Il Centro.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza guidata dal colonnello Giuseppe Lopez, si concentrano su due società di calcio a 5: la A.S.D. Real Dem Calcio a 5 di Montesilvano, i cui soci sono G. Z. ed E. D. A., e la A.S.D. Nobel Boys Calcio a 5, rappresentata legalmente da E. D. A. e gestita con la collaborazione di V. S. e N. R. D. P.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il meccanismo prevedeva l’emissione di fatture per sponsorizzazioni sportive mai realmente avvenute o solo parzialmente esistenti. Le aziende coinvolte versavano bonifici bancari alle due associazioni sportive, per poi riceverne indietro in contanti circa il 75% dell’importo, mentre il restante 25% veniva trattenuto da E. D. A. e dalla moglie M. C. Il giro di denaro illecito ammonterebbe complessivamente ad almeno 923 mila euro, finalizzati all’evasione delle imposte sui redditi e sull’IVA da parte di numerosi soggetti, sia persone fisiche che giuridiche.

Sono in tutto 15 le persone indagate, tra cui imprenditori, rappresentanti legali di aziende e figure legate al mondo politico e sportivo. Tra questi figurano un ex senatore, F. D. S., titolare di una farmacia a Tollo, il legale rappresentante della Barbuscia Spa, F. B., quello della Novesci Srl di Milano e della Ellepi Costruzioni Srl di Pescara, V. L., il titolare della Coalpi di Trasacco, S. B., il legale rappresentante della Pescara65100 Srl, P. I., il titolare della Matribar Srl di Francavilla al Mare, D. M., il rappresentante di Electric Stem Solution ed Electric System, F. T., oltre a M. C. e V. D. G. della Vuesse Revisioni Snc e ai rappresentanti della T.L.P. Impianti di Montesilvano, F. P. e S. D. F. A questi si aggiungono V. S. e N. R. D. P., accusati di aver contribuito alla ricerca degli sponsor e alla gestione del denaro, in particolare attraverso il cambio di assegni che consentiva la restituzione in contanti delle somme versate.
Tutti gli indagati devono rispondere del reato di evasione fiscale, mentre per E. D. A. e M. C. l’accusa si estende anche all’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Secondo la procura, i due avrebbero condotto plurime operazioni di impiego, sostituzione e trasferimento di denaro illecito in ambiti economici, finanziari e imprenditoriali tra il 2020 e il 2024. A seguito delle indagini è stato disposto un sequestro preventivo d’urgenza pari a circa 200 mila euro, a carico di E. D. A., M. C. e G. Z. Il provvedimento, contenuto in un decreto di circa cento pagine, ricostruisce nei dettagli ogni passaggio finanziario considerato illecito nell’ambito dell’indagine.