Quinto appuntamento con la rassegna “Scintille” nell’ambito dell’iniziativa “Donn.è entra in gabbia”.
ORTONA- Larassegna “Scintille” per la direzione artistica di Alice Rifelli, editrice indipendente, organizzata nell’ambito dell’iniziativa dell’associazione Ets-Aps Donn.è “Donn.è entra in gabbia”, sabato 12 luglio alle 21.30 a ZooArt, propone una serata di riflessione e di approfondimento sul delitto di Saman Abbas diventata simbolo di libertà e di coraggio.
Ospite sarà infatti Giammarco Menga autore del libro “Il delitto di Saman Abbas. Il coraggio di essere libere” (Newton Compton Editori). A dialogare con l’autore ci sarà Francesca Di Muzio.
Sono passati oltre 4 anni dall’omicidio brutale di Saman, 18 anni, che ha avuto la forza di ribellarsi ad un matrimonio forzato, pratica ancora purtroppo in uso, consapevole del rischio che avrebbe corso. Il suo dire di no è stato un atto di libertà in un mondo che l’avrebbe voluta in silenzio e sottomessa.
Come scrive l’autore: “Sognava di essere libera: un sogno che ha pagato con la vita”. Un omicidio che ha smosso le coscienze accendendo un forte dibattito sul tema dei diritti delle donne nelle comunità chiuse, sulle tradizioni patriarcali e sulla necessità di una vera integrazione culturale che metta al primo posto la libertà individuale.
Nel libro Giammarco Menga, reporter di Quarto Grado, ripercorre tutte le tappe fondamentali di questa terribile storia, un delitto brutale sulla cui responsabilità aleggiano dubbi e domande.

L’autore
Gianmarco Menga (Sulmona, 1990) è giornalista professionista. Dopo aver lavorato per anni nella redazione sportiva di Mediaset, è stato inviato del programma Mattino 5, prima di approdare a Quarto Grado dove ha seguito come reporter casi di cronaca nera tra i più importanti. Nella categoria giovani ha ricevuto il Premio “Antenna d’oro per la TV” in Campidoglio. I suoi primi due libri sono stati premiati al Concorso Letterario del CONI, al Pegasus Literary Awards e al Bancarella Sport. Ha seguito sin dall’inizio il caso di Saman Abbas ed è stato il primo cronista ad entrare nella casa dove viveva la giovane pakistana. Una sua intervista televisiva è stata riportata nelle motivazioni della sentenza di primo grado.
Il libro
Novellara, notte tra il 30 aprile e il 1º maggio 2021. La telecamera dell’azienda agricola Le Valli inquadra una ragazza che esce di casa. Un’ora prima era stata ripresa nello stesso punto, con il velo a coprirle il capo e una tunica che le arrivava alle ginocchia. Adesso, invece, indossa dei jeans, scarpe da tennis e una giacca in pelle.
Dietro di lei camminano a passo spedito i suoi genitori. Dove sta andando? E perché ha cambiato i vestiti? Cinquantotto secondi dopo, l’occhio elettronico riprende la madre che rientra in casa, seguita dal marito. Nessuna traccia della ragazza: Saman. Il suo corpo senza vita sarà ritrovato un anno e mezzo dopo, a pochi passi da lì.
L’ingresso libero e gratuito.