Un’importante operazione antidroga, scattata all’alba di oggi e partita da Brescia, ha coinvolto diciassette province, tra cui Chieti. Nel corso dell’operazione, una perquisizione è stata eseguita nel capoluogo teatino e un arresto è stato effettuato nel carcere di Villa Stanazzo a Lanciano.
Le indagini, avviate tre anni fa, hanno interessato 87 indagati e portato a 19 arresti in flagranza di reato.
Sono stati sequestrati circa 135 chili di cocaina, 90 chili di hashish e 3 chili di marijuana, oltre a due pistole revolver calibro 45 con matricola abrasa. Contestato lo spaccio di circa 2000 chili di cocaina, 1500 chili di hashish e 700 chili di marijuana.

Gli stupefacenti, trasportati via mare e su gomma anche attraverso società compiacenti, sono stati rinvenuti in abitazioni, autovetture e, in un caso, all’interno di una cisterna di un autoarticolato destinato al trasporto del latte. Nell’aprile 2023 è stata scoperta e sequestrata nelle campagne della provincia di Reggio Calabria una raffineria clandestina per il taglio e il confezionamento di cocaina, gestita da cittadini colombiani giunti appositamente.
Il primo gruppo criminale in provincia di Brescia gestiva un traffico internazionale di droga, importando cocaina dalla Colombia con la complicità di un contatto locale legato al potente “clan del Golfo”, organizzazione criminale colombiana.
L’hashish arrivava invece dal Marocco, transitando per la Spagna, dove uno dei latitanti ricercati aveva trovato rifugio.

In passato, arresti sono stati eseguiti nelle carceri abruzzesi. La settimana scorsa un’operazione ha interessato Sulmona, mentre a Lanciano episodi analoghi si sono verificati almeno due volte negli ultimi anni.
Nel dicembre 2022, destinatario di un’ordinanza fu U. B., che continuava dalla cella a guidare la cosca di Rosarno, coinvolta in un patto siglato in carcere con il clan Spada di Ostia.
Nel gennaio 2024, un’ordinanza ha riguardato un detenuto del carcere di Lanciano, imparentato con esponenti del clan di Porta Nuova a Palermo.