Il congresso cittadino di Fratelli d’Italia a Lanciano ha confermato quanto il partito sia ancora attraversato da profonde divisioni interne. Una giornata caratterizzata da scontri, interventi duri e colpi di scena, culminata con l’elezione di Rocco Finardi, 54 anni, imprenditore, come nuovo coordinatore cittadino.
Ma il voto non ha sanato le fratture: piuttosto, ha evidenziato un partito ancora alla ricerca di una vera unità.

Gli eletti nel direttivo: Michele La Scala (più votato), Giuseppe Luciani, Dalila Di Loreto, Giulia Fars, Luca Battistella, Alessandro Tartaglia, Alessandro Esposito, Piergiorgio Silveri, Angela Marri. A questi si aggiungono i cinque membri nominati da Finardi: Giorgio Iacovelli, Angelo Rullo, Lucia Crognale, Raffaele Ciccocioppo, Vincenzo Cotellessa.



L’evento è stato segnato dalle conseguenze dello strappo consumatosi alle scorse elezioni regionali, quando la candidatura di Paolo Bomba – contrapposta a quella di Nicola Campitelli – aveva spaccato il partito sul territorio. Lo stesso Campitelli aveva in seguito dichiarato che Fratelli d’Italia Lanciano aveva candidato Bomba sottraendogli voti per dirottarli su San Salvo e sull’attuale assessore Tiziana Magnacca, un’accusa che ha lasciato segni profondi nel congresso e nelle alleanze interne.
Due correnti si sono scontrate: da un lato il coordinatore cittadino uscente, Gabriele Di Bucchianico, dall’altro Finardi, sostenuto da Campitelli e dai suoi fedelissimi. A rendere ancora più teso il clima è stata la proposta di eleggere proprio Campitelli come coordinatore cittadino, una scelta che non è stata infine accettata, ma che ha provocato la dura reazione di Di Bucchianico, il quale ha lasciato la sala prima della votazione.
Gli interventi accesi non sono mancati, in particolare quelli della presidente del consiglio comunale Gemma Sciaretta e di Gianluca D’Intino, che si sono opposti con forza a un’elezione di Campitelli, contribuendo a far pendere la bilancia a favore di Finardi. Alla fine, 200 votanti su 400 aventi diritto si sono espressi, ma il numero di schede nulle è stato alto, anche a causa di iscrizioni dell’ultimo minuto, dettaglio che ha sollevato ulteriori polemiche.
Il congresso ha visto la partecipazione di numerosi esponenti di spicco del partito: i parlamentari Guido Liris, Guerino Testa ed Etel Sigismondi, quest’ultimo anche coordinatore regionale, insieme a Tiziana Magnacca e allo stesso Nicola Campitelli.
Proprio Sigismondi ha più volte insistito sulla necessità di un partito compatto. Un intento condiviso dal coordinatore provinciale Antonio Tavani, che ha guidato i lavori, ma che nei fatti non si è concretizzato.
Al termine di oltre otto ore di discussioni, Finardi ha ottenuto la guida del partito cittadino.
Ma il congresso non ha chiuso le frizioni interne. All’orizzonte si profila una battaglia nel consiglio comunale, dove la spaccatura tra le varie anime di Fratelli d’Italia potrebbe tradursi in un rimpasto di giunta. A due anni dalle amministrative del 2027 e a tre dalla vittoria, il partito appare ancora alla ricerca di un assetto stabile, mentre chi è rimasto all’esterno ha già portato avanti una scalata che pesa sugli equilibri interni della maggioranza.