La tragedia è ormai alle porte per il Lanciano FC dopo l’ultimo turno di campionato. Trasferta insidiosa contro il Capistrello, in occasione della ventiseiesima giornata di Eccellenza, per i ragazzi guidati da mister Antonio Aquilanti, in palio infatti ci sono tre punti importantissimi per sperare nel sogno salvezza.
Ne avevamo parlato una settimana fa nel post gara, a ridosso del pesante successo al Guido Biondi sulla Folgore Delfino Curi Pescara, a proposito delle insidie che avrebbe rappresentato lo scontro diretto odierno. Aspettative enormi quelle della piazza frentana che negli ultimi minuti sembra manifestare apertamente il proprio dissenso nei confronti dei rossoneri, eppure la partita andata in scena al Comunale di Capistrello si è configurata come il classico match trappola.
A testimoniare l’approccio errato al fischio d’inizio, l’ennesimo da inizio stagione, ci pensano i sigilli di Herrera (9′ PT) e Di Girolamo (16′ PT), che in un quarto d’ora indirizzano formalmente il risultato.
I padroni di casa giocano un calcio speculativo, pur dimostrando grande concretezza e senso agonistico, mentre il Lanciano appare mentalmente in difficoltà, elemento chiave che codifica il primo problema reale palesato in campo. Gli ospiti hanno geometrie, tasso tecnico e buone individualità, ciononostante nei momenti delicati emergono deficit caratteriali penalizzanti.
Al 39′ della prima frazione il rigore di Arboleda ricarica le energie dei compagni, accorciando il passivo, poi la doccia fredda che spegne i buoni propositi al minuto 54, con l’espulsione di Palmucci per doppia ammonizione. I frentani godono anche della sfortuna: palo di Koffi, infortunio per Coulibaly, Bustos non concretizza e infine il contropiede fatale di Anane, il quale stampa il 3-1.
Poteva andare peggio? Decisamente no, ma la fortuna aiuta gli audaci e allo stato attuale si profila un finale potenzialmente nefasto, al netto dei reali valori in classifica in seguito alle sfide previste per domani. L’incubo playout è una possibilità da pianificare per non farsi trovare impreparati.
- Dennis Spinelli