Durante la puntata di ieri, 26 febbraio, di “Chi l’ha visto” il celebre programma condotto su Rai 3 da Federica Sciarelli, si è tornato a parlare del caso e della morte di Andrea Prospero, il 19enne studente universitario lancianese iscritto al primo anno del corso d’Informatica presso l’ateneo di Perugia. In studio con la Sciarelli era presente l’avvocato della famiglia Prospero Francesco Mangano.
Nei giorni scorsi erano girati alcuni screenshot di una chat telegram in cui s’invitava gli utenti a cancellare l’account di “un ragazzo morto suicida” da questo fantomatico gruppo, perchè la Polizia Postale era entrata in possesso dei suoi telefoni cellulari e dei suoi dispositivi elettronici.
Fabrizio Franceschelli si è recato ancora una volta a Lanciano a casa della famiglia di Andrea per intervistare la madre Teresa ed il padre Michele che ha affermato: “Invito chi ha scritto questo annuncio su telegram, se non ha nulla da temere, di farsi avanti in modo da poterci aiutare a capire cosa sia accaduto ad Andrea. Se realmente si tratta di mio figlio invito tutti gli utenti della chat a contattare gli inquirenti e la magistratura per aiutarci a capire cosa sia successo”

La famiglia di Andrea Prospero è convinta che Andrea si sia recato nella camera del bad and breakfast preso in affitto, solo il giorno della sua scomparsa. “Ne sono certo – afferma ancora il padre Michele – perchè prima di quel giorno nessun residente o vicino presente in zona l’ha visto passare. Se come si dice, lo aveva affittato già da un mese, risulta alquanto strano che nessuno l’abbia notato. E non credo neanche che vi si sia recato spontaneamente, ma che sia stato portato lì con la forza e che poi sia accaduto quello che purtroppo sappiamo. Andrea non si è ammazzato, quindi non parliamo di suicidio.
Quel giorno in quella stanza Andrea non era solo, con lui c’erano altre persone e potrebbe non essere stato lui a prendere in affitto il locale: non esiste la persona fisica che l’abbia registrato nella struttura ricettiva e manca anche la denuncia ai carabinieri”.
La madre Teresa ha inoltre sottolineato come suo figlio, la domenica prima della scomparsa, avesse pranzato con un panino consumato all’aperto e di come non si fosse recato nella camera che aveve in affitto, nè tantomento nell’ostello presso cui risiedeva. Andrea era giovane e non un esperto d’infotmatica come viene dipinto da certi media: se era davvero così astuto non avrebbe certo lasciato sim, cellulare e pc così sparsi nella camere, prima di morire ma al contrario le avrebbe fatte sparire. Se era così bravo ed usufruiva di questi giri di denaro perchè avrebbe dovuto togliersi la vita?”

Dai controlli effettuatti in banca dalla famiglia risulta inoltre che i soldi che Andrea aveva sulla Poste Pay, fornitagli dai genitori non sono stati toccati, ma anzi la cifra è aumentata grazie alla borsa di studio di cui beneficiava. E’ possibile che per emanciparsi e guadagnare qualche soldo sia entrato contatto con qualche gruppo telegram e che gli siano stati promessi introiti in cambio di qualcos’altro.
Resta il mistero di una sutuazione di cui Andrea non avevava parlato non solo con i genitori ma nanche non la sorella Anna che afferma: “in questa situazione non quadra nulla, Andrea non si è suicidato, forse si è fidato di qualcuno che non meritava la sua fiducia, ma aveva tante idee e progetti per il futuro ed era entusiasta di questa esperienza da universitario che condivedevamo insieme”
La puntata completa è visibile al link: https://www.raiplay.it/video/2025/02/Chi-lha-visto—Puntata-del-26022025-3c7436da-a396-4cd2-869a-03e556cb295f.html