CHIETI SCALO – Nessuna novità sul ripristino dell’azienda MAG.MA, specializzata nel recupero di materiale plastico e cellulosa, dopo il devastante incendio del 30 settembre scorso. A lanciare l’allarme è la Filctem CGIL Abruzzo Molise, attraverso il coordinatore regionale Carlo Petaccia, che chiede chiarezza sul futuro dell’azienda e dei suoi 60 lavoratori.
“Premesso che il sindacato è d’accordo, e ci mancherebbe, con la Procura affinché svolga tutti gli accertamenti necessari, il nostro grido d’allarme è rivolto al futuro”, si legge in una nota della Filctem CGIL.

“Una volta concluse le indagini, l’azienda continuerà a investire? Nel rispetto dei ruoli e dei tempi, chiediamo al Prefetto di convocare un tavolo di confronto con la società, alla presenza dell’amministratore delegato Franco Magni, per fare chiarezza sul destino dei lavoratori.”
L’incendio era divampato all’interno dei capannoni dell’azienda, dove due addetti avevano tentato, senza successo, di spegnerlo con gli estintori prima di lanciare l’allarme.
Le fiamme, alimentate anche dai numerosi bancali di legna accatastati nel capannone, hanno rapidamente avvolto la struttura, che si estende su migliaia di metri quadrati. La combustione ha generato un’alta e densa colonna di fumo nero, visibile a chilometri di distanza.
Ora, con il sito produttivo ancora fermo e l’assenza di risposte sul futuro dell’azienda, cresce la preoccupazione tra i dipendenti e i sindacati, che chiedono un intervento immediato delle istituzioni.